martedì, 28 ottobre 2008

Quale futuro per i nostri figli nella scuola pubblica

Cara cittadina, caro cittadino,

con la presente ti invitiamo lunedì 3 novembre 2008, alle ore 17.30, presso la Sala Conferenze del Centro Sociale di Molicciara per discutere delle problematiche legate al mondo della scuola.

Con questa iniziativa il Partito Democratico non vuole mettere la propria bandierina su un bene pubblico, che è di tutti, ma vuole portare avanti un'iniziativa che, partendo dall’analisi del decreto Gelmini e delle conseguenze che questo provocherà nella scuola del prossimo futuro, arrivi a toccare anche le tematiche della scuola a livello locale. Infatti, successivamente a questo incontro, vorremo dar vita ad una commissione tematica sulla scuola che si assuma il compito di analizzare le conseguenze del decreto Gelmini sul prossimo anno scolastico e di elaborare proposte da sottoporre all’Amministrazione Comunale per la risoluzione di eventuali problemi.

La scuola pubblica, in particolare la scuola primaria, ha vissuto continui e importanti cambiamenti. Possiamo naturalmente discutere di questa storia, che attraversa fasi sociali e stagioni politiche diverse e ricercare nuove risposte adeguate alle complesse esigenze formative. Iniziando ad esempio con la rilettura dell’intervento che Piero Calamandrei fece, già negli anni ’50 al III° congresso dell’Associazione a Difesa della Scuola Nazionale, di cui vi proponiamo un piccolo stralcio: “Facciamo l’ipotesi, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza…. Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private… Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori, si dice, di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata… Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. …L’operazione si fa in tre modi: ve l’ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. “

Oggi con il decreto Gelmini e con i tagli alle Università fatti dal Governo Berlusconi ci si avvicina molto a quella che può sembrare una profezia pronunciata più di mezzo secolo fa da Calamandrei.

Relativamente alla scuola primaria dobbiamo aver chiaro che:
si è sviluppata allargando progressivamente la propria attività formativa sia come tempo scuola, con l'attivazione delle classi a tempo pieno, che come attività e contenuti educativi e di studio, introducendo il sistema di lavoro collegiale tra gli insegnanti, che ha favorito la specializzazione e la coerenza di questo settore educativo con la complessità sempre maggiore delle conoscenze;
ha fatto dell'accoglienza e dell'inclusione sociale tratto costitutivo della sua identità formativa e della riconosciuta identità professionale degli insegnanti che vi operano, le maestre e i maestri;
nel generale mutamento di riferimenti educativi condivisi, la scuola primaria garantisce un'importante funzione di coesione sociale e di orientamento educativo, in un contesto di accoglienza e convivenza delle diversità culturali e sociali.
Certamente non mancano problemi e carenze. In particolare molti interventi riformatori non sono stati sostenuti e adeguatamente accompagnati, mentre i tagli di risorse hanno reso sempre più difficile rispondere alle crescenti domande formative. Eppure questa è la scuola primaria che conosciamo. Da migliorare e da sostenere senza snaturare la sua struttura portante. E' questa scuola primaria che, secondo l'indagine OCSE-PISA, si colloca a livelli di eccellenza nel mondo.

Il “ministro” Gelmini aveva nei mesi scorsi più volte affermato che non era tempo di rottura e di “punti e a capo”. Cambiamento con attenzione e continuità.

Invece le previsioni contenute nella manovra finanziaria definiscono in modo netto scelte gravemente negative verso il sistema pubblico dell'istruzione, mentre il DL n. 137 del 01/09/2008 smantella il sistema organizzativo della scuola primaria, reintroducendo il maestro tuttologo e riduce drasticamente a 24, il numero delle ore di scuola, spazzando via tra l'altro anche l'esperienza del tempo pieno che ha una forte diffusione.
Sia chiaro: questo non è un ritorno nostalgico alla scuola del “passato” o, come è stato affermato, alla chiarezza. E' la semplice dismissione di una organizzazione didattica che ha funzionato e che funziona bene, determinata da scelte solo e soltanto di natura economica, che porterà poi a rincorrere le soluzioni più strane e arrangiate, con la conseguente destrutturazione della scuola pubblica sulla pelle dei bambini, delle bambine e delle loro famiglie.

Questa non è politica è irresponsabilità!

venerdì, 10 ottobre 2008

mercoledì, 1 ottobre 2008

Primarie Giovani Democratici

Venerdì 17 e Sabato 18 ottobre si terranno le primarie per la scelta del segretario nazionale, dei segretari regionali e provinciali dei Giovani Democratici.
E' un'occasione importante per affermare la nostra presenza nel territorio,introdurre i giusti elementi di novità necessari per avere un quadro completo della politica locale e nazionale.
Partecipare è importante per il futuro del Partito Democratico,per il nostro futuro e per dar voce alle istanze di noi giovani.


Per maggiori informazioni blog: http://gdvaldimagra.blogspot.com/