martedì, 18 dicembre 2007

IL LAVORO PAGA?


20 DICEMBRE ore 17.30

La Spezia Biblioteca Beghi

partecipa Alessia Mosca Responsabile Nazionale Lavoro PD

Guadagnare di più lavorare meglio.

lunedì, 10 dicembre 2007

Assemblea Pubblica

















Giovedi 13 dicembre assemblea pubblica, presso centro Sociale di Molicciara ore 21.00.
Saranno presenti il coordinatore provinciale Davide Natale, i neoeletti Andrea Neri e Alessandro Bardi , il sindaco Marzio Favini e gli assessori Giorgio Baudone e Federico Ricci.

Il PD di Castelnuovo invita tutti gli elettori che hanno partecipato alle primarie del 14 ottobre, a una riunione che ha come fine quello di incontrarci per fare un bilancio di quanto successo fin qui e per organizzare la partecipazione sul territorio del nostro comune.


domenica, 9 dicembre 2007

Esecutivo regionale

E’ a maggioranza rosa l’esecutivo del Partito democratico nominato dal segretario regionale Mario Tullo. Di undici componenti, sei sono donne e cinque uomini, provenienti da tutta la Regione. Tra questi anche Carla Olivari, candidato concorrente di Tullo alle primarie del 14 ottobre. Nominato anche il coordinamento politico regionale.
Dell’esecutivo fanno parte il presidente dell’ente Parco delle Cinque Terre e dell’Aptl della Liguria Franco Bonanini; Lorenzo Basso, ex vicepresidente del Municipio centro ovest; Francesca Cappelli, membro del consiglio direttivo del Celivo e dell’Apd Liguria; Maurizio Lipillini, commissario di polizia municipale del Comune di Sarzana; Simone Mazzucca, assessore allo Sviluppo economico e alla cultura del Comune di Sant’Olcese.
Degli undici fanno parte anche Danila Satragno, jazzista di Cairo Montenotte; Piera Sommovigo, avvocato amministrativista della Spezia; Isabella Sorgini, esponente dell’Agesci e della Caritas; Daniela Speranza, responsabile del reparto di diabetologia dell’ospedale di Imperia e Giulio Treccani, tra i fondatori del corso di laurea in Scienze dell’informazione dell’Università di Genova.

Fonte: www.igv.it

mercoledì, 28 novembre 2007

Riunione del Partito Democratico

Lunedi 3 Dicembre,presso il centro Sociale di Molicciara ore 21.15 incontro con gli Assessori con il seguente ordine del giorno:
1)Lettura Relazione Bilancio 2007 degli Assessori Giorgio Baudone e Federico Ricci
2)Varie ed eventuali

Volevo ricordare inoltre che Sabato 1 Dicembre alle ore 9.30 presso Cantine Lunae di Bosoni ci sarà l'incontro con Pierluigi Castagnetti per la presentazione del volume sul convegno dei popolari a Chianciano terme.

Tutti gli interessati sono invitati a partecipare.

mercoledì, 21 novembre 2007

Convocazione Riunione del 26 Novembre

Lunedì 26 novembre, ore 21.15 presso il Centro Sociale di Molicciara si terrà la riunione del P.D. con seguente ordine del giorno:

1) Preparazione dell'Assemblea Pubblica di Dicembre
2) Identificazione di commissioni tematiche riguardanti il territorio e proposta di partecipazione ai cittadini
3) Preparazione lettera di invito e manifesti
4) Varie ed eventuali

Gli interessati sono invitati a partecipare

Lettera ai Democratici

Cari Democratici,
Vi scrivo nel tentativo di fare un po di chiarezza dopo la riunione di lunedì.
Come firmatario morale del documento scritto dal Comitato, ho il dovere di non tradire i principi e i passaggi fondamentali espressi per la costituzione di un partito nuovo, lontano dalle vecchie logiche partitiche. Allo stesso tempo, sento la necessità di non disconoscere le scelte passate figlie di un programma politico votato dall'elettorato castelnovese. Anche al governo la linea portata avanti da Veltroni e Prodi è quella di rispetto del disegno politico realizzato dall'Unione, adesso appoggiato dal Partito Democratico.

Siamo in una fase delicata dove non dobbiamo perdere di vista il nostro obiettivo principale ovvero il contatto con la gente, è forte il bisogno di affermazione e di auto proclamazione,fino ad oggi abbiamo sempre parlato di regole,che sono state fondamentali al raggiungimento dei buoni risultati.

Visto il periodo di attesa di una serie di deliberazioni assembleari , regionali e nazionali, nominate democraticamente per mezzo delle primarie, atteniamoci noi qui a Castelnuovo ad una organizzazione democratica di tipo assembleare e ad un metodo di lavoro inclusivo con partecipazione su base volontaria. Solo così possiamo rendere il nostro P.D. un partito aperto e trasparente pronto a sviluppare le tematiche più vicine al territorio.

La prossima settimana convocherò una riunione per iniziare a preparare l'assemblea pubblica di dicembre, è evidente la necessità di collaborare da parte di tutti gli interessati e di tutti coloro i quali hanno sempre dimostrato una gran voglia di lavorare e partecipare.
Non dimentichiamo lo slogan “Partecipo e Decido”, è richiesto un ultimo sforzo siamo quasi arrivati a completare tutti i passaggi necessari, le riunioni sono ancora una necessità, pazientiamo e continuiamo a lavorare uniti,in sintonia con l'amministrazione comunale e insieme ai due delegati Andrea Neri e Alessandro Bardi.

A presto

Manuele Micocci

giovedì, 15 novembre 2007

Riunione Partito Democratico

Lunedì 19 novembre ore 21,15 presso Centro Sociale si terrà la riunione del Partito Democratico Castelnovese, saranno presenti gli amministratori locali aderenti al PD.
Un'occasione per discutere insieme del presente e del futuro del nostro percorso politico e territoriale.
Andrea Neri e Alessandro Bardi entrambi delegati ,il primo per l'assemblea costituente nazionale, il secondo per la costituente regionale, ci racconterranno la loro esperienza in seno alle due assemblee svoltesi i giorni scorsi.
Tutti gli interessati sono invitati a partecipare.

lunedì, 12 novembre 2007

Verbale della Riunione del Partito Democratico

Castelnuovo Magra 9/11/2007
Stasera, alle 21.15 , al Centro Sociale di Molicciara, si è tenuta la riunione del gruppo fondatore del PD a Castelnuovo, per discutere il seguente O.d.G:
· Nomina del coordinatore del PD di Castelnuovo Magra
· Commemorazione del ...... novembre
· Festa di S. Barbara
Sono presenti: Bardi Alessandro, Bardi Paolo,Costi Giorgio,Fazzi Arianna, Fusani Ulderico, Giacomelli Catia, Giacomelli Luciano,Marchese Francesco,Micocci Manuele,Moracchioli Massimo, Neri Andrea, Rezzonico Marina, Tognoni Paolo,Baudone Paolo, Bianchi Wanda,Battaglia Giusta, Gregorini Daniela,Corona Alberto.
Per quanto riguarda il primo punto all´O.d.G, Ulderico Fusani propone quanto già accennato la volta precedente: che del coordinamento se ne facciano carico cinque persone: Giorgio Costi, Arianna Fazzi, Catia Giacomelli, Francesco Marchese, Marina Rezzonico; il coodinatore potrebbe essere eletto al loro interno.
Questa proposta suscita qualche timore nei presenti, perchè in questo modo il nuovo partito ricalcherebbe troppo il modello dei partiti appena sciolti, in particolare quello dei DS: un segretario affiancato a un esecutivo.
Passa quindi la proposta di Andrea Neri: un solo coordinatore, che si sceglierà via via le persone su cui appoggiarsi, in base alle competenze.
Paolo Baudone osserva che questa soluzione permette anche di continuare a far riferimento al guppo che ha lavorato fin qui, che comprende competenze diverse e che è già ben affiatato. Questo gruppo, allargato a tutti gli interessati, potrebbe costituire un buon nucleo del partito, in grado di sollecitare la partecipazione alle decisioni di questa fase costituente.
Tutti condividono questa impostazione.
I compiti del coordinatore sono compiti organizzativi e riguardano:
· La convocazione delle assemblee e degli incontri ai più diversi livelli
· I rapporti con l´Amministrazione Comunale
· Il coordinamento dei rapporti fra gli eletti e la realtà locale
Per svolgere questi compiti vengono indicati Manuele Micocci e Francesco Marchese.Francesco Marchese declina l´incarico a causa dei suoi impegni personali.Accetta invece l´incarico Manuele Micocci .
Tra i primi impegni che lo aspettano:una riunione con tutti gli amministratori del PD di Castelnuovo e l´organizzazione dell´assemblea dei cittadini castelnovesi, da tenersi entro il 23 dicembre.
Marina Rezzonico sollecita affinchè anche quest ` ultima riunione si tenga il più presto possibile. Pone anche una domanda sulla possibilità di fare,come del resto Gianni Neri aveva sollecitato la scorsa volta,il gruppo consiliare del PD. Massimo Moracchioli ne illustra le difficoltà: scomporre il gruppo consiliare "Uniti per Castelnuovo" significherebbe isolare i rappresentanti degli altri partiti con cui esiste da sempre un´alleanza politica.Anche da Arianna Fazzi viene giudicata una questione molto delicata, anche in funzione del non lontano rinnovo del governo locale e della relativa campagna elettorale.
A tal proposito viene letta da Arianna la lettera che Gianni Neri ha inviato alla riunione di stasera in cui vengono annunciate le sue dimissioni da capogruppo di "Uniti per Castelnuovo", al fine di favorire e semplificare il processo di rinnovamento anche all´ interno al Consiglio Comunale.
Per gli altri due punti all´ordine del giorno, Wanda Bianchi illustra i programmi delle due manifestazioni.In particolare la prima, quest´anno, è molto impegnativa per gli organizzatori, in quanto sono statie chiamate a parteciparvi moltissime persone.I presenti garantiscono il loro impegno per favorire la riuscita dell´evento.

Lettera del Consigliere Provinciale Gianni Neri

Care compagne e cari amici…care amiche e cari compagni…
…forse un inizio così non c’è mai stato…ma, mi scuserete, non mi è ancora “facile” il termine democratico e del resto mi capirete..! No, non perché ho nostalgia dei fatidici riti, ma tutt’altro… perché ho rispetto dei grandi termini e dei grandi significati.Di Democrazia parlavano già Solone,Socrate,Platone e Aristotele…figuriamoci se non sento l’importanza della parola.Tutti dicono di essere democratici infatti, ma pochi,fino ad oggi, hanno dimostrato di esserlo davvero.
Da qui il mio pudore, il mio impegno e la mia ricerca, affinché un giorno, spero prossimo, possa assolutamente vantarmi dell’assioma “Democratico”…non perché abbiamo opportunamente sceltoper primi questa “soluzione nazionale e spero presto anche europea”…. ma perché nei fatti, abbiamo conquistato il diritto di meritarci questo “valore assoluto” come “appellativo” politico.
Solo quel giorno, e non quando sarà pronto lo Statuto che la Commissione Eletta sta preparando,sarò fiero di chiamarvi compiutamente… “Cari Democratici…”.
Intanto, per essere coerente con questa “filosofia”, questa sera non sarò tra voi…al mio posto ci sarà la mia compagna di vita, che essendo esponente da tempo del Direttivo comunale dei DS, ha il diritto/dovere di essere presente…e io per garantirgli questa opportunità, resto a casa con la bambina…che domattina deve andare a scuola…non so se questa sensibilità la dimostravano anche Solone,Socrate & Company…ma sono certo che per acquisire nuovi diritti,occorra concederne molti altri…e cerco in proposito di far del mio meglio.
Vista la motivazione della mia assenza,nessuno può pensare che intenda ovviare alla situazione con questa missiva.In tal caso,vi riserverei una delusione…. Perché il mio intervento finisce qui.Concludo infatti, informandovi che, come annunciato nella scorsa riunione di Martedì 30 ottobre, ho provveduto a consegnare “nelle mani del Sindaco”il mio mandato di Capogruppo Unico di tutto il Centro Sinistra / L’UNIONE, che dal 2004 governa Castelnuovo Magra.
Come già detto, il mio proposito è assolutamente costruttivo.Con tale atto infatti, intendo esclusivamente creare le condizioni affinché sia costituito anche a Castelnuovo Magra il Gruppo PD a livello Consiglio Comunale, e che possa essere l’occasione, oltre a dare un segno di riconoscimento alle 728 persone che sono venute a votare per il PD a Castelnuovo Magra, per una discussione seria e pacata, sul futuro della nostra Italia e del nostro Comune.
Non escludo che la formula “ Uniti per Castelnuovo”…che riceve ampi consensi da ben tre lustri…non possa continuare ad operare con spirito unitario, e neppure che non possa essere ancora un Capogruppo Unico (da discutere e decidere) a rappresentare questo “sodalizio” in Consilio Comunale.
Ma escludo invece in modo categorico, almeno per quanto mi riguarda, che il “14 ottobre” non rappresenti anche per il nostro Consiglio Comunale un momento di svolta, di discussione e di visibilità politica pura ( niente a che vedere con la “visibilità di potere”,tanto rivendicata dai partiti nelle vecchie trattative) .
Al contempo infatti, chiedo che venga ufficialmente costituito il Gruppo Consigliare del PD,che non precluda la possibilità, appunto, di rientrare ancora nell’ asse di maggioranza di centrosinistra con denominazione “°Uniti per Castelnuovo”, ma che evidenzi quanto di innovativo si sta creando anche nella nostra comunità. Se ne conoscano i principi e le regole, discutendo il documento prodotto dal Comitato Castelnuovo Democratica quest’estate, in modo da valutarne tutte le novità politiche, etiche e regolamentari. A cominciare dallo “ spirito”ormai provato, delle primarie,che accompagnerà per sempre ogni scelta politica e istituzionale del Partito Democratico.
Avendo letto bene e condiviso fino in fondo, il documento politico che il Comitato ha prodotto, preciso che “nelle mani del Sindaco e Vostre… metto…” anche la mia carica di Consigliere Comunale.
Già in fase di trattative alle elezioni provinciali, ventilai questa possibilità.
Oggi che sono Consigliere Provinciale a tutti gl’effetti,confermo e rilancio questa mia disponibilità per dare ad altri la possibilità di esprimersi e portare il proprio contributo direttamente in Consiglio Comunale.
E’ logico, ma ininfluente sulla valutazione che ho appena espresso sulla mia carica di Consigliere Comunale, che auspico di essere seguito nell’esempio, da altri colleghi/compagni/amici che si dovessero trovare in situazioni simili alla mia, di doppio incarico o rottura degli equilibri di maggioranza, dopo la costituzione del Gruppo PD in Comune.
Per quanto riguarda il coordinatore comunale provvisorio del PD,come ho già detto, se stasera ci sono le condizioni per eleggerlo, propongo (vista la comprovata indisponibilità di Giorgio Costi …per sopraggiunti limiti di età …così dice lui n.d.r. )la candidatura di Manuele Micocci, magari coadiuvato da Giorgio Costi stesso, che potrebbe svolgere anche le funzioni di tesoriere…qualora un giorno avessimo dei soldi!?
Il Coordinatore provvisorio, una volta eletto, dovrebbe secondo me tenere contatti stretti con i due eletti,Andrea Neri e Alessandro Bardi, il Sindaco e il Gruppo Consigliare, per programmare riunioni urgenti su questioni locali,che coinvolgano tutti i presenti e non… di questa sera… oltre naturalmente a seguire contemporaneamente, le varie vicende regionali e nazionali volte alla creazione strutturale del PD…programmando le nostre iniziative pubbliche in proposito.
Il Consigliere Provinciale invece chiamatelo quando vi pare…!
Buon lavoro e a presto… Gianni Neri

giovedì, 8 novembre 2007

Incontro

Venerdi 9 novembre alle ore 21.15 riunione del comitato presso il centro sociale di Molicciara.
Tutti gli interessati sono invitati a partecipare.

domenica, 4 novembre 2007

Uno spezzino nell'esecutivo

Scelti i nomi che faranno parte dell'esecutivo del Partito Democratico, fra questi anche Andrea Orlando.
Eccone alcune note biografiche:
Nato alla Spezia nel 1969. È stato segretario provinciale dei DS (2001-2003) e componente della segreteria regionale. Dal 2003 assume incarichi presso la Direzione Nazionale dei DS, prima come vice responsabile del dipartimento organizzazione. Nel 2005 assume la direzione del dipartimento enti locali, incarico che lascia nel 2006 per assumere quello di responsabile organizzativo nell'ambito della Segreteria Nazionale dei Ds. Nello stesso anno, alle elezioni politiche, è eletto deputato nelle liste dell'Ulivo. In Parlamento è stato membro della Commissione Bilancio e poi di quella Politiche Comunitarie.

domenica, 28 ottobre 2007

Link

Da alcuni giorni è attivo sul sito www.partitodemocratico.it, fra le "iniziative per il PD", il link al blog del comitato di Castelnuovo Magra:
http://www.ulivo.it/cgi-bin/adon.cgi?act=doc&doc=99547

Assemblea nazionale

Il discorso di Veltroni a Milano può essere letto qui.
Le principali decisioni prese dall'assemblea riguardano la nomina del vice segretario, la nomina dei coordinatori provinciali e dei relativi coordinamenti, e l'istituzione delle commissioni Statuto, Manifesto dei valori e Codice etico.

sabato, 27 ottobre 2007

Un saluto

Si sono svolti oggi pomeriggio alle 15.00 a Castelnuovo Magra, in forma ufficiale, i funerali di Mario Giacomelli, scomparso l'altra notte dopo una breve malattia.
Centinaia di persone commosse hanno partecipato al lutto della famiglia e della comunità dell'intera Val di Magra e della provincia, rappresentate dai sindaci e dall'amministrazione provinciale con i gonfaloni dei diversi comuni.
Un breve, sentito e intimo discorso è stato tenuto dal sindaco Marzio Favini, poi seguito dal senatore Forcieri.
Tante le bandiere: partiti, alpini, associazioni di volontariato, tutti hanno voluto essere presenti per il saluto al Sindaco, al partigiano e al sindacalista ma soprattutto a Mario, persona solare e pulita, proprio come l'aria della giornata odierna .
Una di quelle giornate in cui anche partecipare ad un funerale può essere una bella occasione di esperienza civile,
ciao Mario

Assemblea nazionale





Milano, 27 ottobre: assemblea costituente nazionale.
Sul sito partitodemocratico.it contributi audio e video della giornata.

martedì, 23 ottobre 2007

Eletti

Finalmente sembrano essersi concluse le complesse operazioni per stabilire gli eletti alle assemblee nazionali e regionali.
Auguri di buon lavoro ad Andrea Neri e Alessandro Bardi del comitato di Castelnuovo Magra, eletti rispettivamente nelle liste nazionali e nelle regionali.

domenica, 14 ottobre 2007

Risultati per le due sezioni

Centro storico

Colombiera

Nazionale

Regionale

Nazionale

Regionale

Democratici con Veltroni

48

43

390

401

A sinistra per Veltroni: ambiente, innovazione, lavoro

23

31

135

109

I democratici per Enrico Letta

7

6

19

23

Con Rosy Bindi democratici, davvero

6

5

40

51

Schede bianche

0

0

5

22

Schede nulle

3

2

52

35

Totale voti

87

87

641

641

Risultati totali Castelnuovo Magra

Castelnuovo Magra

Nazionale

Regionale

Democratici con Veltroni

438

444

A sinistra per Veltroni: ambiente, innovazione, lavoro

158

140

I democratici per Enrico Letta

26

29

Con Rosy Bindi democratici, davvero

46

56

Schede bianche

5

22

Schede nulle

55

37

giovedì, 11 ottobre 2007

Invito al voto

IL 14 OTTOBRE ABBIAMO UN’OCCASIONE STORICA….

PROVIAMO A CAMBIARE LA POLITICA!!!


Cari cittadini castelnovesi,mancano pochi giorni all’appuntamento con le Primarie del 14 ottobre.
Sarà una giornata straordinaria per la democrazia del nostro Paese.
Per la prima volta nella storia la fondazione di un nuovo partito sarà affidata in prima persona ai cittadini che, con il loro voto, eleggeranno l’Assemblea Costituente del Partito Democratico e sceglieranno il Segretario che lo dovrà guidare.

Con il Partito Democratico vogliamo restituire fiducia nella politica.

Con il Partito Democratico, per la prima volta nella storia italiana, vogliamo unire le diverse culture riformiste e progressiste del nostro Paese, facendo del Partito Democratico il primo partito italiano.

Con il Partito Democratico vogliamo dare ai giovani quelle speranze e quelle certezze che oggi non hanno e per questo il 14 ottobre abbiamo aperto il voto a tutti coloro che hanno compiuto 16 anni.

Con il Partito Democratico vogliamo restituire alle donne il posto che spetta loro nella società e per questo il 50% dell’Assemblea costituente sarà composto da donne.

Vogliamo costruire un partito forte e popolare, dove ognuno conti davvero e le decisioni siano trasparenti.

La scommessa del Partito Democratico è quella di liberare energie finora mortificate, creare opportunità, valorizzare chi ha talento, consentire a ciascuno di scommettere sulla propria intelligenza e sulla propria capacità, offrire a tutti, nessuno escluso, le opportunità di una vita serena e degna di essere vissuta.

E’ TEMPO DI SCEGLIERE!!

DOMENICA 14 OTTOBRE CI SONO LE PRIMARIE PER IL PARTITO DEMOCRATICO.

POTRAI SCEGLIERE, DIRETTAMENTE TU, CON IL TUO VOTO,

IL LEADER NAZIONALE, IL SEGRETARIO REGIONALE

E I RAPPRESENTANTI ALLE ASSEMBLEE COSTITUENTI NAZIONALE E REGIONALE .

AVRAI LA POSSIBILITA’ DI SCEGLIERE ANCHE RAPPRESENTANTI DI CASTELNUOVO MAGRA!!

SI PUO’ VOTARE DALLE 7 ALLE 20.00

A CASTELNUOVO PAESE, PRESSO LA SALA POLIVALENTE DI PIAZZA QUERCIOLA

A MOLICCIARA, PRESSO LA SALA CONVEGNI DEL CENTRO SOCIALE

PER VOTARE BASTA AVERE 16 ANNI, VERSARE UN CONTRIBUTO MINIMO DI 1 EURO

E PORTARE UN DOCUMENTO DI IDENTITA’.

SE SEI MAGGIORENNE TI SERVIRA’ ANCHE LA TESSERA ELETTORALE.

Comitato per la Costituzione del Partito Democratico di Castelnuovo Magra

martedì, 25 settembre 2007

Liste

Cliccando qui si accede alle liste nazionali ufficiali pubblicate su partitodemocratico.it per il nostro collegio, qui si trovano quelle regionali.

venerdì, 14 settembre 2007

Lettera di Giorgio Baudone


Nelle precedenti riunioni mi è capitato di intervenire affrontando il tema del lavoro, considerandolo importante e discriminante tra gli argomenti che il futuro PD dovrebbe tenere presente. Ritengo opportuno ritornare in modo più organico sull’argomento per chiarire meglio il mio pensiero e per tentare di portare un contributo al dibattito sul PD.

Il punto di partenza dei miei ragionamenti è il MANIFESTO DEL LAVORO votato dagli ultimi congressi dei Democratici di sinistra e della Margherita e che costituisce il documento del Forum del Lavoro per il Partito Democratico .

In esso subito si affermache il Partito Democratico deve essere un grande partito del lavoro e rappresentare politicamente il valore del lavoro in quanto massima espressione della personalità, della creatività,dell’ingegno umano oltrechè della dignità della persona. Segue poi una serie di affermazioni tutte condivisibili.Non accettiamo che le donne siano escluse dai livelli dirigenziali…Non accettiamo che cresca il disagio, che si perda la fiducia, che ci si accontenti, che le persone, soprattutto le donne e i giovani, si ritirino verso streategie di sopravvivenza individuali…sino ad un concetto, a mio avviso importante, importante Democrazia nei luoghi di lavoro, nuove e corrette relazioni sindacali, partecipazione attiva delle lavoratrici e dei lavoratori…Prosegue popi il documento ribadendo il valore centrale del lavoro nell’economia e nella società e ribadendo l’obiettivo primario della piena e buona occupazione.Per perseguire la quale occorreun cambio di paradigma economico e sociale con riforme radicali nelle regole e nelle politiche del lavoro come nel sistema produttivo e nel welfare. E ancora I valori comuni comuni delle tradizioni riformiste socialdemocratiche, cattolico-democratica e liberale – solidarietà, diritti e tutele, sicurezza e la stessa dignità del lavoro – vanno reinterpretati per contrastare le spinte alla frammentazione dei lavori, per dare risposte all’incertezze e alle disuguaglianze sociali indotte dalla concorrenza globale, per ridare senso allo sviluppo e al lavoro.

Da qui ne derivano l’importanza prioritaria della crescita,il fare leva sulla ricerca, sulla concertazione per arrivare a rivedere il concetto di flessibiliatotà, da distinguere dalla precarietà, per affermare che la forma normale del rapporto di lavoro deve essere quello a tempo indeterminato, garantendo per tutte le altre forme adeguate compensazioni sociali, assicurando il diritto alla riqualificazione e facilitando l’accesso ai nuovi lavori. Il documento affronta poi il problema dell’età pensionabile e quello della sicurezza. E finalmente arriva a parlare di modernizzazione e valorizzazione dei servizi pubblici, decisive per sostenere la crescita dell’economia…per rendere effettivamente fruibili a tutti i diritti sociali e di cittadinanza.In particolare è importante : rendere effettivo l’esercizio della responsabilità della dirigenza pubblica e garantire l’autonomia rispetto al potere politico; potenziare la formazione del personale a tutti i livelli…rendere effettivamente operanti i meccanismi premianti che valorizzino il merito e la competenza del personale a tutti i livelli, gestiti da una dirigenzasempre più qualificata e responsabilizzata…

Qui mi fermo. E’ evidente che i sapienti cervelli che scrivono queste cose mai hanno lavorato in un apubblica amministrazione. Perché nei fatti, nella pratica, non è così che funzionano le cose. E soprattutto non è continuando a favorire una disparità enorme nel trattamento economico tra i lavoratori che si ottengono risultati di efficienza e qualità. Non è affiodando a CANI da guardia che fanno il buono e il cattivo tempo nei posti di lavoro, stabilendo i premi e i castighi per i colleghi che si aumenta la produttività, ma , se mai, i risultati che ci si prefigge si raggiungono più facilmente estendendo ai diversi livelli le responsabilità in un processo di coinvolgimento e impegno partecipati che si raggiunge il miglioramento complessivo del lavoro, con naturalmente più equità nelle retribuzioni. Riguardo a questo ultimo aspetto un tempo il criterio quasi unico era quello dell’anzianità; criterio discutibile, se vogliamo, ma almeno aveva il pregio dell’oggettività e spesso anzianità di servizio significava maggiore competenza, più conoscenza ed efficienza, a vantaggio non solo degli ente ma anche dei colleghi…Adesso è tutto discrezionale e i dipendenti pubblici sono, di fatto, per quanto attiene gli avanzxamenti ecomomici e di carriera, degli ostaggi nelle mani dei dirigenti.

Siamo sicuri che quando un dipendente non rende “adeguatamente” le cause siano da addebitare al suo tasso di fannullagine e non all’incapacità dei dirigenti a metterli in condizione di lavorare al meglio? I contratti prevedono organismi esterni che dovrebbero giudicare l’operato dei dirigenti. In quanti enti pubblici questi istituti sono stati attivati. La verità è che i dirigenti degli enti sono diventatiuna numerosa casta autoreferenziale, retribuita lautamentre e, di fatto, irresponsabile. Voglio fare qualche esempio. E’ immaginabile che per rimuovere due dirigenti non più graditi sia stato possibile incentivare il loro pensionamento gartificandoli di 75.000 euro ciascuno?( Episodio realmente accaduto in un ente pubblico territoriale). Lo so, lo prevede il contratto dei dirigenti, ma queso è uno scandalo! Come è vergognoso che un dirigente di un medio ente guadagni dai 160.000 ai 200.000 euro e un quadro intermedio 20.000.

E’ evidente che nessuno affronta in termini di verità questi argomenti. Quando si afferma che il centrosinistra ha un problema con il cetro medio nessuno sembra volersi accorgere che in Italia esiste una questione retributiva, che una volta veniva chiamata questione salariale. Lo so i problemi sono tanti, da chi non ha il lavoro a chi neha uno precario e mal pagato. Ma esistono anche lavoratori che vicini ai quarant’anni di servizio vengono retribuiti con poco più di 1000 euro al mese e motissimi non arrivano neanche a questa cifra.

Voglio fare l’esempio degli insegnanti che, recentemente, dopo la polemica sollevata da Pietro Citati, che ha proposto di raddoppiare a tutti loro lo stipendio, hanno per qualche giorno attirato l’attenzione dei giornali. Su Repubblica del 4 luglio scorso, veniva riportata una tabella con gli stipendi degli insegnanti di vari paesi europei, Francia, Germania, Inghilterra, Spagna e Italia. Bene, prendendo solo l’esempio della scuola primaria ( ma vale anche per gli altri ordini scolastici, la secondaria di I grado e quella di II ), si nota subito che, a parte la Francia, negli altri paesi c’è sin dall’inizio dela carriera una notevole differenza: 33.116 euro in Germania, 25.560 in Inghilterra, 27.552 in Spagna; in Italia 20.885, uguale in Francia. Ma, dopo 15 anni abbiamo 27.297 in Francia, 41.209 in Germania, 36.916 in Inghilterra, 31.908 in Spagna. In Italia 25.226. A fine carriera 40.276 in Francia, 42.968 in Germania, 36.916 in Inghilterra, 39.903 in Spagna. In Italia 30.687. E il ministro Fioroni lancia la sua sfida: Premiamo la serietà e il merito!!Anche lui ignora la vera questione, che è quella retributiva. Ignora il ministro che gli insegnanti italiani sono quelli con lo stipendio più basso non solo all’inizio della carriera ma anche dopo! Ignora che il vero scandalo non è tanto lo stipendio iniziale ma la mancata progressione. Ignora soprattutto, lui come quasi tutta la classe dirigente di centrosinistra ( non parliamo della destra con Berlusconi che in TV ebbe il coraggio di dichiarare che le aspettative di vita dei figli dei lavoratori normali non possono essere simili a quelle dei loro figli! ) che non possiamo non porci il problema dell’uguaglianza. E uguaglianza non solo, cari Eugenio Scalfari e Aldo Schiavone , delle opportunità di partenza o di accesso alle tecnologie, ma uguaglianza sostanziale, quella retributiva.Se no di quale uguaglianza parliamo?

Rimuginavo queste cose e, finalmente!, leggo in un ‘intervista al ministro Bersani ( Repubblica, 11 luglio ): …E vi dico questo..c’è una rottura acuta tra la società e la politica.Ma c’è una spaccatura ancora più profonda tra la società e il centrosinistra…saltano i nervi, quelli che stanno al riparo si rinchiudono sempre più nelle casematte difensive, nelle caste corporative, nelle reti familistiche, nel capitalismo di relazione…produce reazioni anarcoidi e spinte centrifughe…Le idee unificanti diventano liquide, non fanno più presa. Tra queste io ci metto l’idea di uguaglianza, che invece per il centrosinistra rischia di spegnersi nella pura difesa dei simulacri delle vecchie conquiste…E ancora :questo centrosinistra è miope… non vediamo più ilpunto fondamentale: nell’occidente siamo il Paese in cui è più ampia la forbice tra i redditi, e in cui c’è meno mobilità sociale. Questa realtà deve diventare una vergogna, per chi dice di essere di sinistra. Già. Ma Bersani, per non spaccare i DS, non si candida alla guida del PD. Ma come, non dovevamo Ds, Dl e tutti gli altri “spaccarci” tutti per poi ricomporci nel PD ? Ma lasciamo stare questo punto che ci porterebbe fuori tema.

L’uguaglianza! E’ questo concetto che ci distingue la sinistra dalla destra. Lo aveva affermato con chiarezza Norberto Bobbio e adesso per andare dietro ai criteri della meritocrazia nessuno ne tiene più conto. Si badi bene : non si vuole affermare che non si debbano premiare le capacità, l’impegno, la bravura. Si vuole solo dire che tra uno bravo e un altro meno non ci possono essere le differenze retributive di oggi. Perché noi, noi del PD, dovremmo tner conto anche delle ragioni, dei bisogni di chi bravo non è…La nostra idea non è, non può essere, quella della società competitiva, bensì quella della società solidale e solidaristica, nella quale i più capaci certo devono emergere ma senza schiacciare, annullare gli altri che lo sono meno…Quindi più uguaglianza, meno ampia la forbice tra i redditi, cominciando a ridurre quelli dei parlamentari .

Mirendo conto che i problemi del mondo globale sono enormi ma non possiamo affrontarli ignorando i riferimenti ideali richiamati anche nel documento sul lavoro e, soprattutto, non pensiamo ri risolverli andando a prestito di concetti e idee che non sono mai stati e non possono essere nostri.

Giorgio Baudone


Qualunquismo e neo-qualunquismo

Si riporta un articolo di Umberto Eco pubblicato sull'Espresso del 14 settembre e ripreso dal sito libertaegiustizia.it, a proposito di uno dei temi discussi ieri sera:


La partecipazione al 'Vaffanculo Day' organizzato da Beppe Grillo ha riacceso la discussione se vari sintomi di disaffezione e sfiducia nei confronti della classe politica rivelino la rinascita del qualunquismo. Non credo che la crociata ormai decennale di Grillo contro tutti possa essere definita qualunquismo, perché caso mai si tratterebbe di una sorta di neo-savonarolismo laico. Il problema è quello della gente che partecipa con lui, e persino di quelli che lo vanno a sentire per puro divertimento, perché se si divertono è perché viene sollecitato pur sempre qualche loro rancore profondo. D'altra parte le 150 mila copie (sino a luglio, che poi se va bene diventano 300 mila lettori) di 'La casta' di Stella e Rizzo non sono noccioline: tutti quei lettori che si interessano a come vengono spesi e sprecati i soldi pubblici, non sono gente che vuole soltanto divertirsi. È gente che cerca materia alla propria indignazione o almeno alla propria insoddisfazione nei confronti della classe politica e degli amministratori degli enti pubblici.

Ma si tratta di 'qualunquismo'? Il qualunquismo storico (lo racconto ai giovanissimi) nasce quando nel dicembre 1944 (nella Roma già liberata, ma mentre i fascisti dominano ancora l'Italia del nord), Guglielmo Giannini fonda un giornale, 'L'uomo qualunque', che già nel 1945 raggiunge le 850 mila copie di tiratura (tantissimo per quei tempi) sino a che nel 1946 dà origine al movimento omonimo che manderà ben 30 deputati alla Costituente. Che poi il movimento da un lato venga strumentalizzato dalla Democrazia cristiana e infine si smembri andando a ingrossare le file del partito monarchico e del neonato Movimento sociale, ci dice soltanto che il suo richiamo catalizzava i malumori dei vecchi fascisti epurati e di chi, uscito frastornato da vent'anni di dittatura, non riusciva a capire né la dialettica tra partiti diversi, né la retorica post-resistenziale che chiamava tutti a un pronunciamento ideologico. Era insomma il movimento dei 'vaffanculo' dell'epoca, ma per ragioni del tutto diverse da quelli odierni.

Infatti quel movimento rappresentava una reazione allo choc di una vita democratica ancora ignota, mentre questo rappresenta una disaffezione verso una vita democratica a tutti nota e (pareva) accettata. Quello era una malattia infantile della democrazia italiana, e infatti non ha avuto un successo veramente significativo perché gli si opponevano i grandi partiti di massa (Democrazia cristiana, Partiti comunista e socialista) che suscitavano l'entusiasmo e l'impegno dei cittadini. Invece il neo-qualunquismo non rappresenta il rifiuto a priori di una dialettica democratica (che i settatori dell'Uomo Qualunque rifiutavano prima ancora di averla conosciuta). Esso rappresenta la sindrome di delusione nei confronti della classe politica da parte di chi in quella dialettica ci credeva. Il primo riguardava una minoranza di 'malati' che non potevano inquinare il corpo sociale più di tanto, il secondo rappresenta o annuncia una malattia (incipiente) del corpo sociale nella sua totalità.

Non posso (e non so) analizzare tutti i motivi di questa disaffezione, ma vorrei dire quello che ho letto sui quotidiani o visto al telegiornale nelle ultime settimane, quando siamo stati avvisati ogni giorno che il governo intendeva diminuire le tasse. Ora un governo che dice a più riprese che diminuirà (al futuro) le tasse, certamente non le ha diminuite, e pazienza, perché potrebbe (come in parte ha fatto) spiegare perché ancora non può farlo. Ma ripetere ogni giorno che le tasse saranno diminuite induce in chi legge o ascolta due (e solo due) interpretazioni possibili: una, che il governo 'non' ha diminuito le tasse (altrimenti non userebbe il futuro), due, che ha aumentato le tasse, e proprio per questo si affanna a ripetere che poi le diminuirà.

Perché un governo scelga questo modo di comunicare ai suoi elettori, mi rimane dolorosamente oscuro, ma ammetto che la colpa non sia del governo bensì dei mass media che (anche quelli di sinistra) esageravano questi annunci letali per le sorti del governo, pur di vendere qualche copia in più. Dal canto proprio l'opposizione berlusconiana, a cui si può rimproverare tutto meno che di avere un senso preciso di come vendere frigoriferi in Groenlandia, è stata presente in ogni telegiornale concludendo ogni suo intervento con "e intanto il governo ha aumentato le tasse". Il che era falso, ma si sa che il falso vende meglio del vero.

Naturalmente se all'opposizione, che ripeteva che le tasse sono aumentate, le fonti governative avessero risposto che non è vero, forse la gente avrebbe capito che si opponevano due tesi, e avrebbe cercato di ragionare con la propria testa. Ma le fonti governative erano troppo occupate a parlare della diminuzione futura. Naturalmente non tutti i cittadini sono degli sciocchi e capiscono benissimo quello che ho appena detto. Ma è proprio questo, sentirsi avvolti da una rete di bugie e di goffaggini, che fa diventare se non qualunquisti storici almeno neo-qualunquisti.


giovedì, 13 settembre 2007

Lunedì 10 settembre 2007/Comitato per il Partito Democratico di Castelnuovo Magra


Per una sintesi

Il Comitato per il Partito Democratico di Castelnuovo Magra, all'indomani delle assemblee di frazione e dell'assemblea cittadina tenutasi lunedì 3 settembre, nel percorso verso il 14 ottobre, ha deciso di dar forma a un documento che sintetizzi le riflessioni elaborate al suo interno, nello spirito indicato dalla circolare del Comitato Nazionale 14 Ottobre che, parlando dei Comitati Provinciali, li invita ad avviare “ la fase costituente nei territori”.L'auspicio è che esso possa contribuire ad aggregare a livello locale le persone che dovranno misurarsi in questa impresa eccezionale che è il dar vita al PD, un partito chiamato a rinnovare la politica italiana.

1)L'esigenza di dar vita al PD nasce dalla consapevolezza della profonda crisi della politica nel nostro paese, che ha generato scetticismo , rabbia, rassegnazione nell'opinione pubblica; al punto di far parlare di “emergenza democratica”. Il PD non nasce per garantire la sopravvivenza di una classe dirigente. Nasce per rigenerare la democrazia in Italia. Non è un'operazione di “maquillage” politico, non risponde ad un'esigenza estetica, ma ad un'esigenza democratica. E' essenziale che i cittadini ritornino a sentire la necessità e la possibilità di una reale partecipazione, sapendo di poter contare,di essere determinanti nel “concorrere a determinare la politica nazionale “ (art 49 della Costituzione)

2)Perché questo accada,il PD deve essere un partito nuovo. Partito: luogo che accoglie le istanze e le domande della società, facendosene portatore presso i livelli decisionali ed esecutivi. Nuovo: perché privo dei vizi che hanno allontanato le persone dalla partecipazione.

Nuovo: soprattutto nelle regole, tra cui riteniamo fondamentali le primarie per la selezione della rappresentanza dei cittadini a tutti i livelli, in base alla qualità della politica, alle competenze, all'esperienza e allo spessore etico, senza distinzione di sesso o di età, senza discriminazioni nei confronti di alcuno; dovranno essere garantiti gli spazi, a parole tanto celebrati, alle donne e ai giovani. Quindi vanno rifiutati i doppi, tripli incarichi; gli incarichi a vita e il perpetuarsi della nomenklatura, regolando il numero dei mandati.

3) un partito giovane? Non vogliamo confondere la giovinezza politica con quella anagrafica; ci sono giovani, soprattutto in politica, che sono già vecchi nella logica che li guida, sopraffatti come sono dalle preoccupazioni per la carriera pluridecennale che li attende in futuro. Per questo condividiamo una frase di R. Kennedy, ricordata da Barak Obama davanti agli studenti dell'Università de Massachussets (02.06.06) “Il mondo ha bisogno delle doti della gioventù; che non è una stagione della vita,ma una categoria del pensiero, una forza di volontà, una dote dell'immaginazione, una predominanza del coraggio sulla timidezza, un desiderio di avventura che prevalga sull'amore per le comodità”.

E tuttavia non tutto ciò che appartiene al passato è vecchio.il PD saprà fondare il suo carattere di partito nuovo con tanta maggiore forza, quanto più sarà in grado di vederne e di rivendicarne i legami col passato. Con ciò che di buono, di incisivo la politica in passato ha pur conosciuto:la disponibilità a porsi in una logica di bene comune, di partecipazione, di solidarietà.

La politica non può fare a meno della giovinezza, ma non è attraverso la cooptazione che potranno emergere le personalità di cui il nostro paese ha bisogno.

3) i nostri riferimenti ideali sono espressi chiaramente nel Manifesto per il PD che afferma: “Intendiamo partecipare allo sviluppo del modello sociale europeo, rilanciandone i due principi ispiratori: la valorizzazione dell'iniziativa , dei talenti e dei meriti; la promozione di un tessuto sociale solidale...”

Il PD, come dice Giacomo Vaciago, in un'interista a “Europa” del 24/07/07, deve saper “conciliare equità e merito”, in quanto uno dei suoi principali compiti è quello di rifondare eticamente la politica e di dimostrare che è possibile far corrispondere alle parole i fatti.

Del tutto attuale, quando si parla di riferimenti ideali resta la nostra Costituzione; vi troviamo la centralità della persona, il principio di uguaglianza, il diritto-dovere al lavoro, la solidarietà fiscale, il ripudio della guerra, la laicità dello stato, il rifiuto dell'agnosticismo etico dello stato, il federalismo, il carattere parlamentare della repubblica.

4)il discorso sui valori non è un discorso superfluo per un partito politico, soprattutto se questo partito è nella sua fase embrionale. E' importante, a tal proposito ricordare la distinzione tra partito e governo: il partito è la sede dell'ascolto, dell'osservazione e dello studio delle esigenze, della loro elaborazione, secondo determinati principi, in un insieme di obiettivi; il governo e l'amministrazione della cosa pubblica sono le sedi della mediazione, del compromesso (inteso non come spregevole atto di opportunismo, ma come frutto di un incontro “alto”, che tenga conto anche delle istanze degli altri, per realizzare insieme quanto è nelle possibilità, dato un certo contesto)

5)Tra gli obiettivi più importanti che il PD deve darsi,quelli prioritari ci sembrano i seguenti:

ridare forza e credibilità alle istituzioni dello stato e della politica. Perché tra cittadini e istituzioni si colmi quel vuoto che genera ciò che passa attualmente sotto il nome di “antipolitica”. Limitarsi a catalogare questo fenomeno come qualunqiuistico serve a poco. Nell' ”antipolitica”, ci sono anche una protesta e una richiesta di rispetto da parte dei cittadini; un sempre maggior numero di essi percepiscono nei “politici” non più coloro che sono stati deputati a rappresentarli, ma una casta a sè stante che opera a suo proprio vantaggio, lontana dai problemi e dagli interessi dei più.Un recupero di questo malcontento, che ampliandosi, potrebbe sfociare in una deriva populista, non è cosa che il PD possa ignorare.Tale recupero potrà avvenire solo se le istituzioni parlamentari, di governo e di partito si dimostreranno capaci di dar forma a un'azione basata su principi condivisi e sulla massima trasparenza. I cittadini saranno maggiormente disponibili a sentirsi coinvolti nella cosa pubblica, quanto maggiormente le istituzioni sapranno dimostrare consequenzialità tra leparole e i fatti. Lo spettacolo del detto e del contraddetto, il ridurre ogni affermazione ad opinione soggetta a cambiare secondo dell'esigenza del momento e dei propri interessi, la sottovalutazione dei fatti e il rifiuto di un bilancio critico su quanto si è fatto per favorirli o per impedirli;le promesse fatte già sapendo che non verranno mantenute; rispetto a tutto ciò, il PD è chiamato a dar segni di profonda discontinuità

Tagliare i costi della politica e ridurre i membri del governo, dei parlamentari, dei consigli regionali. Siamo contro gli sprechi.La riduzione della spesa deve procedere, a nostro giudizio, di pari passo con la sua qualificazione . La politica costa. Il suo prezzo è garanzia di democrazia, ma deve costare il giusto. Se è vero che tutti devono pagare le tasse (seguendo un criterio di giustizia sociale e di progressività nella contribuzione- art. 53 della Costituzione-), è anche vero che ogni euro pubblico gettato al vento è un furto che avviene alle spalle dei cittadini. Pagare le tasse appartiene ai doveri del cittadino; il dovere di chi li amministra è di investirli in suo favore, seguendo principi di equità e di efficienza.

contrario6) Queste esigenze, largamente presenti nel paese, dovranno guidare le scelte politiche sia a livello nazionale che a livello locale. Il fatto che il PD si configuri come partito federale, favorisce lo sviluppo di una maggiore attenzione ai singoli territori, talmente differenziati, in Italia, da determinare localmente una varietà elevata di problemi e necessità. A differenza, quindi, dei partiti con una forte connotazione centralistica il PD giocherà la sua scommessa in gran parte nella dimensione locale, con le sue relative componenti economiche, sociali, culturali e ambientali. Ci auguriamo che il PD sappia essere Federale nei programmi e Universale per quel che riguarda i principi di fondo e le linee guida. Un partito che pur ponendo attenzione alle peculiarità regionali, contribuisca a un rafforzamento del senso civico e di appartenenza nazionale.

Il Comitato per PD di Castelnuovo Magra si augura che in tutti i collegi elettorali delle primarie, compreso il nostro, sia presente la varietà di liste necessaria a rappresentare il ventaglio di esigenze, di approcci, di sensibilità, che sono presenti nel nostro elettorato; le posizioni diverse, le contraddizioni, non debbono spaventare, né essere sottovalutate. Ci sono. Bisogna offrire al popolo delle primarie la pluralità di scelta, che gli consenta di sentirsi rappresentato. Il Comitato è profondamente convinto che in questo momento qualsiasi politica che tendesse a escludere dalla rappresentanza, sarebbe una politica fallimentare; ritiene al, che soltanto la pluralità di riferimenti, nomi, figure, favorisca e garantisca una politica inclusiva e partecipata. All' interno di essa, saranno i cittadini a decidere e a contare.

giovedì, 6 settembre 2007

Da un membro del comitato

Cari Lettori,
mi chiamo Manuele Micocci, ho ventisei anni sono uno dei numerosi studenti universitari,
che ha scelto di integrare il proprio percorso di studio con l’esperienza del Servizio Civile
Nazionale. Sono ben 45000 i volontari del S.C. in italia che sostituiscono i precedenti obiettori “sottoprodotto” della leva militare obbligatoria. Nel 2001 quando si costituì l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile si temeva di non poter raggiungere il numero di volontari sufficiente per poter sostituire l'egregio lavoro svolto dagli obiettori.

Poi il precariato l’impossibilità di poter usufruire tutti del diritto allo studio, ha dato vita ad un nuovo esercito di ragazzi e ragazze di età compresa tra i 18 e i 28 anni, che sopravvivono per 12 mesi con un rimborso spese di 433 euro al mese.
Ho scelto di candidarmi a Rappresentante Regionale per poter difendere questa categoria di miei coetanei e portare le loro istanze nelle segreterie dell’Ufficio Nazionale.

Poi a Maggio la convocazione da parte dei DS e Margherita per partecipare a questa interessante iniziativa il Comitato per il Partito Democratico, 21 membri equamente divisi 7 Ds 7 Margherita e 7 membri della società civile, privi di una tessera politica ma con tanta voglia di cominciare e dire la propria. Una scommessa, che ha messo in campo diverse esperienze di vita politica, sociale senza alcun limite gerarchico, anagrafico, un gruppo di lavoro speranzoso di sostenere la nascita del Partito Democratico per l’Italia.

Ciò che più mi sconvolge è la persistenza nella politica italiana di far prevalere i dualismi, la volontà continua di dividere e di sminuire ogni tentativo di aggregazione.
Spesso si fa riferimento ai grandi movimenti popolari degli anni 70 quasi non si potesse ricreare più quello spirito di unione che li contraddistingueva.
Io credo nei corsi e ricorsi storici e penso che i tempi siano maturi per poter realizzare un Partito Democratico, che nasce dall’incontro di due volontà Ds e Margherita e che si apre alla partecipazione dei cittadini impegnati nel mondo del lavoro, della cultura,del volontariato e dell’associazionismo, bisogna riconoscere l’intelligenza dei due direttivi capaci di interpretare questo periodo come maturo per poter investire sull’incontro tra esperienze pregresse e nuove affinchè tutti possiamo portare avanti un progetto, che dia voce a chi finora non ha fatto politica con l’appoggio e l’ausilio di chi invece da anni sostiene degli ideali di centro sinistra ben espressi e sintetizzati nel Manifesto per il Partito Democratico.

Il mio augurio è che la questione nata in questi giorni sul ruolo dei nuovi e sul lavoro dei più esperti, finisca al più presto poiché oggi gli uni sono strettamente legati agli altri.
Abbiamo bisogno di una politica costruttiva non demolitoria e critica, priva di personalismi e protagonisti.

Dipende da noi rendere il Partito Democratico aperto a tutti, iniziare da oggi un nuovo cammino
senza dimenticare i meriti di questi due partiti Ds e Margherita che in un periodo così difficile
hanno messo in discussione la propria storia per il bene comune.

E’ tempo di sostituire l’aggettivo “nuovo” a “normale”, discutere con normalità dei grossi problemi che affliggono il nostro paese e realizzare un’armoniosa costituzione di un Partito Democratico che viste le premesse contribuirà positivamente alla riforma dello stesso

giovedì, 23 agosto 2007

Assemblea Pubblica del Comitato

Cari cittadini delle frazioni di Canale e di Colombiera siete tutti invitati all’Assemblea, che terremo nel bar del centro sportivo comunale di Canale giovedì 30 Agosto alle ore 21. E’ l’occasione per parlare insieme di Partito Democratico, a partire dalle vostre domande e dalle vostre osservazioni.
Vi aspettiamo numerosi


Il Comitato del PD di Castelnuovo Magra

mercoledì, 22 agosto 2007

Sintesi e promemoria della riunione del Comitato per il PD del 21 agosto

Sintesi e promemoria della riunione del Comitato per il PD del 21 agosto

Alla riunione sono presenti:

Bardi Alessandro,Costi Giorgio, Fazzi Arianna,Fusani Ulderico,Giacomelli Katia, Marchese Francesco, Micocci Emanuele, Rezzonico Marina, Tognoni Paolo, Dell’Amico federico e Ginesi Gianni

Ulderico Fusani, sintetizza quanto emerso al Direttivo dei DS del 20 agosto. In particolare sottolinea il superamento di alcuni malintesi rispetto a una certa lacunosità nella comunicazione, tra il Comitato e i partiti che l’hanno istituito.Riferisce della disponibilità dei DS di Castelnuovo a collaborare affinchè prendano forma in zona liste di rinnovamento, relativamente all’Assemblea Costituente Nazionale e a quella regionale.

A tal fine diventa urgente un incontro tra il Comitato e le Segreterie dei partiti di riferimento, da farsi, possibilmente lunedì 27, alle 21 presso il Centro Sociale, con almeno 3 finalità:

· Definire gli orientamenti interni al comitato e ai partiti

· Decidere qualcosa di più specifico sulle candidature

· Stabilire, se siamo in grado di portare avanti un’iniziativa politica di questa portata

Per arrivare con qualcosa di più concreto a tale assemblea, Ulderico contatterà al più presto Andrea Ranieri, per sondarne l’eventuale disponibilità a candidarsi come capolista all’Assemblea Nazionale Costituente del PD nel nostro collegio .

Ulderico propone, ma non tutti sono d’accordo, che la riunione del 27, coincida con la nascita del Direttivo del PD di Castelnovo, che vada a sostituire gli organi dei partiti ormai sciolti.

Katia, Emanuele e Arianna sono invece incaricate di contattare le segreterie dei partiti per vedere se sono disponibili in tale data.

Per le Assemblee di frazione del 23 e del 30, si decide di mettere a disposizione il documento “Chi siamo” e l’invito all’Assemblea del 3 settembre.Gli organizzatori porteranno con sè anche una scheda:“Partecipo, decido e collaboro”, al fine di raccogliere eventuali adesioni all’organizzazione da qui al 14 ottobre.

Per l’assemblea del 3 settembre, veranno affissi (col sistema cartelloni della Sagra del Pesce) dei manifesti;all’assemblea, verrà distribuita la sintesi del “Manifesto per il PD” e del materiale di propaganda scaricato da internet.

Bisogna organizzare i nostri interventi. Bisogna lasciare molto spazio al pubblico, alle domande, per poi magari precisarle e contestualizzarle, da un lato in una problematica più complessa al fine di tracciare le coordinate generali e fondamentali che hanno determinato la nascita del PD, dall’altro nella realtà castelnovese

Tutti i membri del comitato, sono tenuti a conoscere il manifesto del PD e le dichiarazioni di intenti dei candidati alla segreteria nazionale (difficilmente conosceremo quelle dei candidati a livello regionale)

Una possibile scaletta dell’assemblea potrebbe essere la seguente (qualsiasi scaletta va comunque intesa con grande flessibilità)

  • presentarci
  • illustrare il Manifesto

  • spazio alle domande del pubblico, prendendole anche a pretesto per ribadire quanto tracciato dal manifesto e per illustrare anche le posizioni diverse dei diversi candidati.

  • Se sarà possibile, cominciare ad illustrare il carattere di novità delle liste che il Comitato sta cercando di portare avanti

  • Comunicare il calendario degli impegni fino la 14 ottobre e raccogliere i nomi di chi è disposto a collaborare
  • martedì, 31 luglio 2007

    Candidature

    Da Ansa.it:

    PD: BOCCIATE CANDIDATURE DI PIETRO E PANNELLA

    L'ufficio tecnico-amministrativo del Pd, si legge nella nota diffusa al termine della riunione di stanotte, ha esaminato le documentazioni presentate a sostegno delle candidature a segretario nazionale del Partito democratico e ha accolto quelle di Walter Veltroni, Rosy Bindi, Enrico Letta, Mario Adinolfi, Pier Giorgio Gawronski e Jacopo Gavazzoli Schettini.
    Inoltre, ha accolto con riserva la candidatura di Furio Colombo, concedendogli ulteriori 48 ore per integrare la documentazione presentata. L'ufficio tecnico-amministrativo, infine, ha dichiarato l'inammissibilita' delle candidature di Enrico Andreoni, Lucio Cangini e Amerigo Rutigliano ai sensi dell'articolo 7 comma 8 del regolamento (insufficienza del numero dei sottoscrittori) e di Marco Pannella e di Antonio Di Pietro ai sensi dell'articolo 1 comma 2 e dell'articolo 7 comma 4 (leader riconosciuti di forze politiche nazionali delle quali non hanno dichiarato lo scioglimento in modo esplicito ed impegnativo). I candidati che hanno viste respinte le loro richieste, hanno ora 48 ore di tempo per presentare ricorso.

    giovedì, 12 luglio 2007

    Chi siamo ?

    Comitato per il Partito Democratico di Castelnuovo Magra

    I COMPONENTI

    Chi sono

    Il Comitato per il Partito Democratico di Castelnuovo Magra è composto da 21 persone: sette indicate dai DS,sette indicate dalla Margherita, sette appartenenti alla "società civile" e presenti sul territorio.

    Detto così, sembrerebbe un prolungamento dei vecchi partiti, al quale è stata aggiunta una componente esterna.In realtà è qualcosa di diverso.

    Quando si sono viste per la prima volta,diverse persone che ne fanno parte, nemmeno si conoscevano, infatti, la maggior parte di loro, non hanno mai avuto incarichi, nè mai ricoperto ruoli di spicco nei partiti di appartenenza e le persone provenienti dalla "società civile" appartengono ad aree assai eterogenee.Il Comitato del Partito Democratico castelnovese, in questo senso, ben può rappresentare la tensione verso il nuovo, che solo con la partecipazione di tutti potrà prender forma più compiutamente.Al suo interno vi è una rappresentanza del 25% di donne e di più del 30% di giovani .Non sono ancora abbastanza, ma rispetto alle componenti dei partiti tradizionali, la differenza non si può non notare.

    Come sono stati scelti

    Queste persone sono state delegate a rappresentare il Comitato del Partito Democratico di Castelnuovo, dopo i rispettivi congressi di scioglimento, dai partiti che hanno voluto far nascere il PD:i DS e La Margherita.La particolarità è che essi non l’hanno "occupato", ma hanno investito di questo compito molte persone semi sconosciute, non appartenenti all’apparato.

    Proprio per questo il Comitato ha lavorato in piena autonomia rispetto agli organismi dei partiti locali e può assumersi pienamente la responsabilità delle scelte fatte e che farà.

    COME HA LAVORATO

    A partire dal 15 maggio, il Comitato si è riunito regolarmente.Fino ad oggi ha cercato di lavorare al suo interno, discutendo il progetto in atto, a partire dal"Manifesto del partito Democatico", redatto da un gruppo di "saggi" nell’autunno scorso.

    Ora è iniziata un altra fase: il suo lavoro sarà aperto a tutti coloro che sono interessati alla nascita di questo partito nuovo, e avrà come riferimento la cittadinanza castelnovese.

    PERCHE' E' NATO

    Il Comitato è nato per organizzare sul territorio il Partito Democratico,che ha l’ambizione di diventare non un nuovo partito, ma un partito nuovo.Questo è ciò che più unisce le persone che vi partecipano. Esse sono consapevoli della profonda crisi dell’Italia e della necessità di dare a questo paese un riferimento forte, capace di ancorarlo, rispetto alla deriva istituzionale e politica che sta vivendo; capace di rimotivarlo, di fronte alla rassegnazione che dilaga nell’opinione pubblica; capace di rilanciarlo nelle sue potenzialità individuali e collettive, di fronte all’immobilismo a cui le rendite consolidate e i corporativismi lo stanno condannando.

    giovedì, 21 giugno 2007

    Giu le mani dal Partito Democratico

    Comitato per il Partito Democratico di Castelnuovo Magra

    Provincia della Spezia

    Documento approvato il 13 giugno 2007 dall'assemblea del Comitato per il Partito Democratico di Castelnuovo Magra

    Giù le mani dal Partito democratico”

    Il comitato del Partito Democratico di Castelnuovo Magra osserva con preoccupazione come, a livello nazionale, ci sia la tentazione sempre più marcata di fare del P.D., non quel soggetto politico nuovo, capace di rinnovare e di dar credibilità alla politica italiana,ma l'ancora di salvezza a cui aggrapparsi di fronte alla sempre crescente impopolarità del governo e dei suoi componenti. Il PD viene continuamente tirato per la giacca in ogni circostanza o contingenza: quando si fa manifesta la disaffezione alla politica, o si prova imbarazzo nel giustificare le scelte fatte;sempre più spesso il PD sembra ridursi a una scappatoia messa lì per sollevare gli uomini politici dall'assunzione delle proprie responsabilità

    L'unica vera circostanza e contingenza a cui deve sottostare e a cui deve far fronte il P.D., l'unica esigenza che riconosciamo come legittima è quella di dare una chance al paese, ormai afflitto da una profonda crisi di credibilità istituzionale e politica, tanto da far pensare a una vera e propria crisi del sistema democratico italiano.

    Il manifesto del Partito Democratico,che poteva sembrare, in un primo momento, una semplice dichiarazione di intenti, acquista, alla luce di come il PD sta prendendo forma e delle crescenti insidie a cui sembra esposto, un suo rinnovato vigore.

    Vogliamo a tal proposito ricordare che tale documento indica nel PD lo strumento che deve permettere al paese di rinnovare la sua classe dirigente ”terribilmente invecchiata e quasi esclusivamente maschile”;di arginare “un pessimismo che riguarda la stessa identità dell'Italia come nazione”;di presentarsi come alternativa a una politica “frammentaria e rissosa”.

    Il documento fondativo auspica, altresì, in ogni modo, che in Italia ci sia più Europa, che il nostro paese possa confrontarsi a pari dignità con l'Europa “potenza civile”.

    A noi sembra che il comportamento dei leaders nazionali in questi ultimi tempi, queste cose se le siano scordate. La prassi usata a livello nazionale nell'affrontare i primi passi del PD, non sembrano ispirarsi né allo svecchiamento della classe politica, né al superamento della preponderante presenza maschile, né tantomeno al superamento di una politica frammentaria e rissosa. E più che avvicinare l'Italia all'Europa, ci sembra che il PD rischi di diventare l'ennesima vittima dell”anomalia italiana”.

    A partire dal Comitato Nazionale che da 18 componenti è passato ad arruolarne ben 45 e dalle dispute sul leader. In queste occasioni,malgrado le forti perplessità, c'è stato comunque una sospensione del giudizio, perchè ci sembrava troppo sommario dire:se questo è l'inizio tutto è già finito. Volevamo concedere che le vecchie pratiche politiche non si rescindono da un momento all'altro e che, viste le circostanze in cui il PD nasce, forse alcuni errori non si potevano non prevedere.

    Ma quello che è iniziato con le dichiarazioni immediatamente successive alla sconfitta elettorale delle Amministrative è qualcosa di diverso e di assai più pericoloso. Invece di sviluppare una riflessione seria sui motivi dei risultati del voto (questo sì che avrebbe potuto aiutare il nascente partito,se non altro a ribadire ciò che non bisogna più fare), si è trovata la carta di riserva con cui coprire le responsabilità politiche che hanno portato, soprattutto nel nord, a far figurare i partiti di centrosinistra come presenze “straniere”, per usare un'espresione di Ilvo Diamanti. Elezioni perse?Faremo il PD; quasi a spostare in là i tempi di una riflessione che invece non può più essere rimandata e riducendo così quella che potrebbe essere una grande risorsa ad un appiglio per chi, sordo ai richiami della necessità di un periodico ricambio, vuole rinascere continuamente dalle proprie ceneri.

    Ancor più preoccupante le reazioni dei leaders coinvolti nelle intercettazioni telefoniche .Non entriamo qui nel merito. Non è questa la sede per farlo. Ci preme solo segnalare una cosa: tra le primissime cose prese in considerazione dopo la loro pubblicazione, gli interessati non hanno trovato di meglio che suggerire quali dovranno essere le regole destinate a presiedere alle elezioni dell'Assemblea Costituente di ottobre. Temiamo che tali regole siano pensate per salvaguardare il loro potere e non per ridare credibilità al governo del paese.

    Giù le mani dal Partito democratico”

    Con il Partito Democratico deve riprendere fiato una politica al servizio del paese, capace di difenderlo “dalle degenerazioni affaristiche, dalle manipolazioni delle procedure democratiche, dalle oligarchie inamovibili, restituendo fiducia alle tante persone disposte ad impegnarsi per passione civile”.

    Certo, anche nel PD (ammesso che riesca a costituirsi sulle basi che abbiamo voluto all'origine), potranno verificarsi sbandamenti, tentazioni legate al potere, tendenze autoreferenziali. Il PD è fatto di uomini e la dinamica politica non sarà scevra di errori. Ma col partito democratico deve prendere vita un organismo capace di riconoscere e combattere dall'interno queste tendenze, attraverso “stringenti forme di rendiconto, oltre che ad un periodico ricambio.”

    Il PD nasce per restituire dignità al paese, per mobilitarne le forze migliori, spesso escluse dalla rappresentanza politica

    Il PD nasce per ridare governabilità a questo paese,rafforzandone il bipolarismo

    il PD nasce per dare un futuro all'Italia e non per salvaguardare e proteggere una classe politica dal suo passato

    Il PD nasce per creare un quadro di regole che pongano il nostro paese in Europa , mettendo fine a quel sistema di connivenze e di rendite che caratterizzano “l'anomalia italiana”

    il PD nasce a difesa della laicità dello stato.”E la laicità dello stato, così come sancita dalla Costituzione è garanzia che ogni persona sia rispettata nelle sue convinzioni più profonde e al tempo stesso si possa pienamente integrare nella comunità nazionale”.

    Il PD nasce come partito federale,con “un'ampia autonomia regionale e territoriale, con una “rappresentanza minima del 40% per ciascuno dei due generi”. Si rivolgerà al paese e non solo agli iscritti dei partiti di riferimento ; farà delle elezioni primarie lo strumento principe per eleggere i propri rappresentanti, che si candideranno in liste trasversali, fra loro concorrenti in base a dei programmi e a delle idee associati a visioni diverse del PD.

    Perchè tutto ciò prenda corpo non ci saranno nella Costituente del PD, quote o corsie preferenziali

    O nascerà così, o non sarà. Invitiamo tutti i soggetti politici che hanno a cuore le sorti del nostro paese a prendersi, ai più vari livelli,e in particolare il Comitato Nazionale per il Partito Democratico, le proprie responsabilità.

    Per il Comitato :

    NOTE:1) Il Comitato per il Partito Democratico di Castelnuovo Magra, è stato costituito all'indomani dei congressi DS e Margherita. E' composto di 21 membri(7 della Margherita, 7 dei DS, 7 della Società Civile). Si riunisce settimanalmente.

    2)tutte le frasi e le espressioni virgolettate, sono tratte dal documento fondativo del PD. virgolettate