mercoledì, 21 novembre 2007

Lettera ai Democratici

Cari Democratici,
Vi scrivo nel tentativo di fare un po di chiarezza dopo la riunione di lunedì.
Come firmatario morale del documento scritto dal Comitato, ho il dovere di non tradire i principi e i passaggi fondamentali espressi per la costituzione di un partito nuovo, lontano dalle vecchie logiche partitiche. Allo stesso tempo, sento la necessità di non disconoscere le scelte passate figlie di un programma politico votato dall'elettorato castelnovese. Anche al governo la linea portata avanti da Veltroni e Prodi è quella di rispetto del disegno politico realizzato dall'Unione, adesso appoggiato dal Partito Democratico.

Siamo in una fase delicata dove non dobbiamo perdere di vista il nostro obiettivo principale ovvero il contatto con la gente, è forte il bisogno di affermazione e di auto proclamazione,fino ad oggi abbiamo sempre parlato di regole,che sono state fondamentali al raggiungimento dei buoni risultati.

Visto il periodo di attesa di una serie di deliberazioni assembleari , regionali e nazionali, nominate democraticamente per mezzo delle primarie, atteniamoci noi qui a Castelnuovo ad una organizzazione democratica di tipo assembleare e ad un metodo di lavoro inclusivo con partecipazione su base volontaria. Solo così possiamo rendere il nostro P.D. un partito aperto e trasparente pronto a sviluppare le tematiche più vicine al territorio.

La prossima settimana convocherò una riunione per iniziare a preparare l'assemblea pubblica di dicembre, è evidente la necessità di collaborare da parte di tutti gli interessati e di tutti coloro i quali hanno sempre dimostrato una gran voglia di lavorare e partecipare.
Non dimentichiamo lo slogan “Partecipo e Decido”, è richiesto un ultimo sforzo siamo quasi arrivati a completare tutti i passaggi necessari, le riunioni sono ancora una necessità, pazientiamo e continuiamo a lavorare uniti,in sintonia con l'amministrazione comunale e insieme ai due delegati Andrea Neri e Alessandro Bardi.

A presto

Manuele Micocci

2 commenti:

Anonimo ha detto...

All’indomani del’incontro con gli amministratori.
PREMESSA
All’indomani della riunione con gli amministratori,mi sembra che una delle cose più giuste da raccogliere sia l’invito, proveniente da più parti, a fare una netta distinzione tra Partito Democratico e governo del comune. Nel documento del comitato approvato all’unanimità il 10 settembre si diceva:
Il discorso sui valori non è un discorso superfluo per un partito politico, soprattutto se questo partito è nella sua fase embrionale. E’ importante, a tal proposito, ricordare la distinzione tra partito e governo: il partito è la sede dell’ascolto, dell’osservazione e dello studio delle esigenze, della loro elaborazione, secondo determinati principi, in un insieme di obiettivi; il governo e l’amministrazione della cosa pubblica sono le sedi della mediazione, del compromesso (inteso non come spregevole atto di opportunismo, ma come frutto di un incontro “alto”, che tenga conto anche delle istanze degli altri, per realizzare insieme quanto è nelle possibilità, dato un certo contesto)
Dunque i rapporti tra amministrazione e cittadini dovrebbero essere inquadrati, come si diceva lunedì sera, in un rapporto ragionevole e dialettico.
Non è un rapporto paritario, ma complementare:la funzione di stimolo tocca al partito :è lui (nelle sue varie istanze, dirigenti, commissioni, forum ecc.)che raccoglie quanto proviene dal territorio, che lo articola in proposte e lo fa presente agli amministratori. Il governo del comune , compatibilmente con le risorse umane ed economiche esistenti( come diceva Paolo ieri sera, i miracoli non li fa nessuno), dà realizzazione a queste proposte (non per niente si chiama “Esecutivo”).
I valori? I valori guidano il partito e i suoi rappresentanti soprattutto nella scelta delle priorità , nel modo di agire nei confronti dell’elettorato e nei rapporti reciproci,che devono essere improntati alla maggior trasparenza possibile.
LA DOMANDA CRUCIALE
Vista la premessa fatta sopra e visti gli accenti diversi emersi nella discussione di ieri sera, tenuto presente che il Pd di Castelnuovo, a partire da lunedì prossimo, comincerà a dotarsi di quegli strumenti che sono utili per arrivare all’incontro con la cittadinanza in modo non improvvisato; viste queste cose, sull’altro fronte, quello del governo del comune, che cosa è meglio fare? In altri termini: così come è strutturata, l’attuale maggioranza è in grado di rispondere positivamente alle esigenze del territorio (almeno a quelle prioritarie)? Ci è stato detto che l’attuale assetto politico interno all’amministrazione è buono perchè non ha mai creato problemi. Questa spiegazione non è sufficiente. Non ha mai creato problemi in rapporto a quali obiettivi? E’ questa la domanda formulata con maggior precisione
Non tutti ieri sera sembravano essere parimenti convinti di questa bontà.Da una parte c’è stato chi invitava alla prudenza:il governo del comune è il frutto di una votazione in cui i cittadini si sono espressi e la cui volontà va rispettata; dall’altra si è manifestata una sentita esigenza di rinnovamento,che invocava un maggior coraggio e una maggior determinazione nelle scelte dei contenuti e del metodo.
ALCUNE RIFLESSIONI
Come ha detto giustamente Manuele nella lettera che ci ha spedito,anche a livello nazionale stiamo assistendo a un PD che batte vie fortemente innovatrici, pur stando al fianco e sostenendo il governo dato, frutto di un momento politico diverso,che si è formato sulla base di un voto popolare. Inoltre se, come dice il Sindaco, questa alleanza ha sempre funzionato, sarebbe folle farla saltare, solo per dire che qualcosa sta cambiando.
Tuttavia:il PD è nato ed a Castelnuovo bisogna che se ne prenda atto anche a livello istituzionale; che a tale presa d’atto seguano atti formali in grado di sancirla nel modo più chiaro possibile, pur restando all’interno delle alleanze tradizionali. Del resto su qeste posizioni ci siamo lasciati lunedì sera.
Il partito, non gli amministratori, devono saper indicare con precisione le esigenze del territorio e formularle in obiettivi. Solo su questa base si potrà dare una risposta ragionata alla domanda posta sopra. A seconda degli obiettivi che il PD si darà sul territorio , in futuro, si potrà valutare meglio la questione delle alleanze e della maggioranza. Anche per vedere come affrontare una questione che penso sia condivisa da molti: come riavvicinare le istituzioni ai cittadini, problema che , come ha detto Gianni, anche qui a Castelnuovo si è manifestato negli ultimi tempi
Solo una preoccupazione: ho sentito del Consiglio Comunale di lunedì 19 novembrei. Se è vero che ciò che è accaduto non è casuale, e che l’opposizione ha cominciato la sua campagna elettorale, al di là della pretestuosità dell’occasione, sarà molto importante non sottovalutare quanto è successo e che ha a che fare con un calcolo politico ben preciso: che Castelnuovo potrebbe ,alle prossime elezioni, avere una maggioranza di segno diverso. Io non so se questo calcolo sia realistico o se sia solo frutto di un’esaltazione propagandistica, ma ricordo i mille elettori in meno alle elezioni provinciali. Certo, le elezioni comunali sono un’altra musica; ma anche fra noi ho sentito qualche preoccupazione.Inviterei tutti, all’interno del partito,ma anche all’interno della maggioranza che siede in comune(in particolare coloro che fanno parte del PD), a cercare di prefigurare da subito le strategie migliori per far fronte a un’opposizione che comunque sarà assai più combattiva di quanto non lo sia stata fino ad ora. Ricordo a questo proposito quanto detto ieri sera da Andrea: la miglior campagna elettorale è quella che si fa nel tempo del governo.
Con questo auguro, a tutti coloro che sono impegnati nel PD ai diversi livelli, buon lavoro. Ci aspetta una prima scadenza: l’assemblea con i cittadini che hanno votato alle primarie. Essa si dovrà tenere entro il 23 dicembre. In quell’occasione e nei giorni successivi, potremo riprendere questi discorsi su una base di maggior concretezza. Speriamo, infatti, che tale riunione sia il primo passo verso un maggior coinvolgimento della popolazione e che ci possa servire da orientamento sulla via migliore da seguire.

Alessandro ha detto...

Il dibattito che si è svolto nella riunione con gli amministratori ritengo sia stato molto utile per ritornare, come fanno Marina e Manuale, su diversi temi che duarnte tutta la fase di preparazione alle primarie del partito democratico sono stati ampiamente dibattuti e compresi nel documento politico che tutti noi abbiamo sottoscritto. Ho notato durante la riunione come alcuni di quei principi scritti abbiano poi difficoltà di applicazione per numerosi motivi, il più semplice tra questi è, purtroppo, l'abitudine di molti di noi ad avere riferimenti legati alle passate modalità di partecipazione alla vita politica e pubblica. Il partito democratico anche nella nostra realtà potrà superare quel moto di disaffezione verso la partecipazione dei cittadini se dimostrerà di essere veramente innovativo ed aperto al dibattito. Se dimostrerà di essere trasparente, se avrà il coraggio di confrontarsi ed aprirsi, non solo ad un dibattito interno, ma anche ad un confronto continuo con i cittaduini su vari temi. Ecco l'importanza della istituzione dei forum tematici così cari a Valter Veltroni. Il tutto all'interno di un atteggiamento di massima trasparenza nei comportamenti e nelle decisioni. Certamente questa fase che stiamo vivendo è fondamentale per gettare le basi per questa politica nuova e occorre in tutti i modi evitare di ricadere nelle tentazioni della vecchia politica, quella fatta di accordi sottobanco e di nomine frutto di cooptazione decise in ristrettissime stanze in base a mere convenienze escludendo di fatto, come se fossero appestati o non in grado di capire e di essere una risorsa per il partito e la politica tutta, i propi cittadini elettori. Purtroppo in questa fase stanno resistendo lella Ns provincia queste pratiche carbonare. Penso ad esempio al dibattito, che non c'è mai stato, sulla figura del coordinatore provinciale provvisorio. Non mi riferisco solo al nome ma soprattutto alle caratteristiche che questa persona, in una fase così delicata ed importatnte della creazione del nuovo partito deve avere; a quale dovrebbe essere la linea politiche che dovrebbe seguire durante il suo incarico e soprattutto a quale dovrebeb essere la politica spezzina da questi rappresentata sulle tematiche della partecipazione dei cittadini alla vita del partito, magari da tradurre in un documento da sottoporre all'assemblea regionale. Temo invece che sabato 24 ci ritroveremo a discutere esclusivamente su un nome frutto di accordi presi, ancora una volta altrove, e ci si troverà a votare solo su nomi. Questo temo darà un segnale poco positivo a quei cittadini che alle primarie hanno espresso il loro desiderio di trovarsi partecipi alla nascita di un partito nuovo. Non a caso leggo oggi su La Nazione la lettera di Luciano Mozzachiodi che si domanda dove sia finito il PD. Purtroppo la sensazione che ho riscontarto in diverse persone è proprio questa, c'è decisamente, dopo il forte impegno di organizzazione delle primarie, un momento di mancanza di iniziativa politica del PD a livello locale. Ritengo che questo, sul ns territorio non possiamo assolutamente permettercelo. Non possiamo lasciare la scelta politica a personaggi che sparano sentenze su un'isola ecologica dando la sensazione di non sapere nemmeno cosa sia. Non possiamo dare la sensazione a quei 728 cittadini delle primarie che il partito democartico a Castelnuovo sia sparito. Certo, la visibilità politica in consiglio comunale è importante per dare il segnale che il PD è nato, ma per dire che il PD esiste occorre cominciare, anzi, continuare a fare politica privilegiando la partecipazione dei cittadini cercando di ascoltare le problematiche presenti sul territorio.