venerdì, 18 aprile 2008

TRE GIORNI DOPO

Voglio prima di tutto un ringraziare Walter Veltroni per tutto quello che ha fatto in questa impegnata e impegnativa campagna elettorale. Ringraziarlo per la dignità e l’equilibrio con cui l’ha condotta e per la scelta fondamentale che l’ha caratterizzata, quell’”andare da soli”, che ha poi determinato nei fatti una vera e propria riforma parlamentare, ancor prima che una legge l’ abbia codificata, della quale è lui a portarne il principale merito.

Mi sono impegnata nel PD sin dall’inizio, senza appartenere veramente a nessuno dei due partiti di riferimento.Ho condiviso fino in fondo l’esigenza di rinnovamento che dopo le primarie, attraverso la figura di Veltroni, si è fatta ,in modo più preciso, indicazione politica. Ho patito le resistenze dell’apparato di fronte all’impostazione diversa con cui egli ha voluto caratterizzare il nuovo soggetto politico.Ho temuto per la prova precoce che abbiamo dovuto affrontare , tra i mugugni suscitati dal metodo assai imperfetto con cui si è arrivati a determinare le regole del PD, rimaste peraltro in sospeso.

Tutti ci aspettavamo,comunque, dopo la campagna elettorale che ha condotto, dopo quelle piazze partecipi e piene, un risultato migliore. C’è un paradosso nei risultati complessivi ottenuti, che ho già segnalato nella mail che ho inviato a qualcuno di voi. Di solito chi inizia e si fa paladino di un processo riformatore, sull'innesto di questo processo o vince o perde.In questo caso ha vinto chi ha dovuto rincorrere e il protagonista non ha perso. Perchè se è vero che queste elezioni sono state stravinte da Berlusconi e dalla Lega, è anche vero che il nostro risultato non lo si può minimizzare. Certo, anche numericamente si pensava di raccogliere di più,ma è vero che siamo partiti da un handicap di 22 punti percentuali ,determinati dall’impopolarità del governo Prodi, che pure tante cose egregie ha fatto.E oggi abbiamo i Italia una forza riformista del 33%.

L’imprevisto crollo della sinistra radicale,poi, pone il PD in una situazione per molti aspetti imprevista . L’elettorato ci ha posizionato a sinistra: noi siamo ormai “la sinistra “in Italia.Se , per qualsiasi motivo, il PD si rivelasse non all’altezza del compito, prenderebbe forma quel “paese migliore” che tanto piacerebbe a Berlusconi. Pensavamo ad una collocazione intermedia tra la sinistra radicale e il centro-destra berlusconiano.In funzione di ciò abbiamo fatto l’immane lavoro culturale, ancor prima che politico,e non completamente condiviso all’interno del partito, di porci come luogo della mediazione, capace di far incontrare attorno ad un progetto di governo per il bene del paese, le diverse anime del riformismo italiano, le diverse classi sociali, le diverse generazioni( per i detrattori tutto ciò si chiama maanchismo).Ma in quella che pensavamo fosse la nostra posizione e la nostra funzione, si è andata a collocare l’UDC di Casini

Ora, il problema è questo: visti questi mutamenti strutturali, nella composizione del parlamento italiano, visto il realizzarsi della sospirata semplificazione del quadro politico italiano, ma visto anche che si è realizzata in modo diverso da quanto ci aspettavamo, non sorgono problemi di identità e di coesione, ancora più acuti che nel nostro breve passato?

Mi chiedo ad esempio, visto che della sopravvivenza o della sparizione della sinistra in Italia ci hanno investito gli elettori: avremo sufficienti strumenti, sufficiente forza ,sufficiente identità, per affrontare questa grande responsabilità? Tutte le componenti (sociali, culturali, politiche)che sono state coinvolte nel progetto di una nuova stagione, saranno tutte parimenti interessate a farsi carico di questo compito? E d'altra parte quello che abbiamo ipotizzato ci ha così caratterizzato, che è pensabile di accantonarlo?Con quali possibili forze centrifughe avremo a che fare?

Questi mi sembrano i problemi poitici più importanti che ci stanno davanti. Oltre a quelli legati alle nostre (in)capacità di leggere ed interpretare la realtà del nostro paese.Se penso ai personaggi della destra italiana, non riesco a capacitarmi della loro strepitosa vittoria. E il mio stupore è quello di molti appartenenti al nostro schieramento.Per cui si rischia sempre di cadere nell’errore di giudicare questo paese invivibile, non alla nostra altezza,vittima delle campagne pubblicitarie, privo di senso civico.Chi ha il senso dell’ironia, pensa alla fuga in Spagna. Ma ormai deve essere assodato che ( se pure qualche problema culturale, ancor prima che politico in Italia c’è e lo abbiamo ben presente qui a Castelnuovo),se la gente non ci accorda la fiducia che ci aspettiamo, siamo noi a sbagliare.E la sorpresa che bene o male ci coglie sempre, nel veder vincere il Carroccio (quello delle armature di Pontida) o il Cavaliere(quello delle battute senili sulle donne)sta a significare una sola cosa:non sappiamo capire la realtà che ci circonda.

Noi abbiamo messo al centro il problema del precariato; loro lo hanno minimizzato o irriso.Noi abbiamo esplicitamente rifiutato i voti delle mafie;loro hanno esaltato Mangano.Noi abbiamo promesso spazio ai giovani e ci siamo impegnati per il rinnovamento;loro hanno rivendicato la necessità della continuità;nio abbiamo puntato sulla crescita e lo sviluppo; loro sul momento difficile e la necessità di misure impopolari.

Noi abbiamo galvanizzato il nostro elettorato;loro hanno vinto le elezioni.

Forse bisognerebbe metterci tutti a studiare, metter su una bella scuola di partito, rivisitata rispetto al passato,dove chi vuole, possa trovare un’opportunità di formazione e informazione , non per chiudersi in una dimensione intellettuale, ma per essere presenti con maggior consapevolezza nel mondo reale , che in questo momento a noi della sinistra,in diversi suoi aspetti essenziali sfugge. Ma poi mi dico da sola cheforse lo studio non c’entra,che tanto vincono quelli che fanno a chi la spara più grossa.

Tuttavia, al di là dei risultati di queste elezioni,condividerei quanto scrive Ezio Mauro, sulla Repubblica del 16 aprile. Anche noi, come qel giornale, abbiamo “una certa idea dell’Italia, diversa da quella oggi dominante, un’idea certo di minoranza e che tuttavia secondo noi merita di essere custodita e preservata”.

“Oggi dominante”.Come partito, dobbiamo lavorare affinchè quell’Italia , quella che piace a noi,diventi maggioritaria. Dipenderà da noi, dalla convinzione con cui affornteremo il nuovo scenario e dalle capacità di muovercisi con le giuste competenze e il giusto metodo,ma non solo; dipenderà anche da come si comporteranno i nostri avversari,una volta formato il nuovo governo.Un'epoca, quella iniziata col '68, è davvero finita e un ciclo,quello della transizione, evidentemente deve ancora concludersi.Noi dobbiamo lavorare affinchè si concluda nel più breve tempo possibile e per rafforzare il PD e la sua identità.

Walter Veltroni, rappresenta tutti coloro che vogliono dare credibilità e dignità alla politica ; invito quindi tutti quelli che hanno a cuore il PD a riconfermare, senza esitazioni la sua leadership e a permettergli di proseguire il suo lavoro, e di portare a compimento lo statuto del partito.Spero che ora non comincino i balletti di corridoio e che i dirigenti sappiano mantenere ,con le persone che sono coinvolte nel progetto del PD, un rapporto puntuale e trasparente, teso a delineare i problemi e a indicarne le possibili soluzioni, favorendo la discussione e la partecipazione,in modo che tutti si sentano coinvolti .Mi sembra questo un potente fattore unificante, capace di creare le istanze identitarie forti e condivise di cui abbiamo bisogno per affrontare questa nuova e complessa fase, che ci vedrà , da una posizione inedita, protagonisti dell’opposizione.

martedì, 15 aprile 2008

Grazie !



Un sentito ringraziamento alle elettrici e agli elettori per averci sostenuto, oggi siamo orgogliosi di affermare che Castelnuovo è una città Democratica

2.368 Voti al Senato e 2.295 Voti alla Camera

Risultati elettorali a Castelnuovo Magra

SENATO DELLA REPUBBLICA
La Destra - Santanchè presidente: 3%
IdV - Partito Democratico: 46,13%
Sinistra Critica: 1%
Partito comunista lavoratori: 1%
Casini presidente - UdC: 3%
Sinistra arcobaleno: 6%
Partito socialista Boselli: 3%
Lega nord - PDL: 37%

Totale votanti 5133

CAMERA DEI DEPUTATI
La Destra - Santanchè presidente: 3%
Sinistra Critica: 1%
IdV - Partito Democratico: 45,43%
Lega nord - PDL: 37%
Casini presidente - UdC: 3%
Partito socialista Boselli: 3%
Sinistra arcobaleno: 6%
Per il bene comune: 1%
Partito comunista lavoratori: 1%

Totale votanti: 5490

giovedì, 10 aprile 2008

PERCHE' VOTO DEMOCRATICO






I Democratici Castelnovesi esprimono la loro partecipazione...fallo anche tu aggiungendo un commento in fondo al post...


Perchè scegliere PD?
Perchè al governo andrà un solo partito con un solo concreto programma.
Perchè c'è un candidato premier come Walter Veltroni che esprime il rinnovamento e l'autorevolezza.
Perchè il partito democratico è l'unica formazione ad aver abbandonato le vecchie logiche politiche con le primarie, la fine dei due partiti fondadotori.
Perchè è tempo di riforme vere: dall'università alle liberalizzazioni, dagli ordini professionali al mercato del lavoro...
Perchè il 13 e 14 aprile, soprattutto per noi giovani, sono due giornate che rappresentano l'ultima speranza...
Pensate alla mia generazione: Votate PD..SI PUO' FARE
DANIELE MONTEBELLO - studente univesitario

Voto PD perchè voglio un'Italia meno contro più per, un'Italia più giovane, più donna ,più moderna, più libera, più organizzata, più europea... più democratica...
più WALTER VELTRONI,...fate voi, non riesco a fare meglio non sono tagliato per gli slogan...ma è quello che sento.
MASSIMO MORACCHIOLI - libero professionista e consigliere comunale

Finalmente i democratici hanno una casa comune. Siamo nel terzo millennio e il PD è il primo grande partito nato sulle solide basi di valori condivisi che hanno unito le diverse culture riformiste. Chiunque si riconosca nei valori di solidarietà, giustizia sociale, pace, ambiente, laicità, rispetto delle diversità, lavoro e Resistenza al nazi-fascismo è invitato a partecipare alle attività del Partito Democratico. Il 13 e il 14 Aprile il PD candidandosi libero alla giuda del nostro paese si assume la responsabilità di mantenere le promesse fatte agli italiani a differenza delle altre forze politiche che presentandosi in coalizione avranno sempre alibi per giustificare programmi non mantenuti per colpa di questo o quel partito. Perchè un mondo migliore sarà pure un sogno ma con l'impegno di tutti si PUO'FARE!
ANDREA NERI - operaio

Io credo nel Partito Democratico perchè è un partito nuovo nel modo di fare. Un partito con lo sguardo rivolto al futuro. E'una opportunità che ci viene data per portare airia nuova nel mondo politico italiano. E' una grande scommessa che si può vincere solo con una grande partecipazione, solo con l'entusiasmo di tutti coloro che credono che "...si può fare..."
ALESSANDRO BARDI - libero professionista

Un giorno Voltaire illuminista del XVIII sec. ha detto una frase sul rispetto della democrazia e di chi afferma qualcosa di diverso da quello che noi diciamo, egli disse
"...non sono d'accordo con quello che tu dici ma darei la vita perchè tu lo possa dire...". Questo è il Partito Democratico il luogo in cui idee divergenti si incontrano per convergere verso il bene comune , un partito aperto, pluralista, laico a vocazione maggioritaria pronto ad affrontare i problemi del pubblico in pubblico.
MANUELE MICOCCI - studente universitario

Mi sono impegnata nel Partito Democratico per il desiderio di ritornare a una concezione politica fondata sul senso dello stato e sul rispetto dei cittadini. Ho colto nella nascita del PD la possibilità di dar vita a un partito che fosse all'altezza delle aspettative dei tanti elettori italiani, delusi, umiliati nella loro aspirazione ad una politica dignitosa, pronti a riconoscersi in una forza politica capace di rappresentarli in modo più degno, perchè in grado di ridare credibilità allo stato e alla politica uscita a pezzi e delegittimata dall'incompiutezza della transizione succeduta a tangentopoli e dagli anni del "sogno berlusconiano".
MARINA REZZONICO - insegnante

Ho seguito la nascita e crescita del PD e ho avuto immediatamente la sensazione che questo nuovo soggetto politico puntasse a ricercare il contributo di forze giovani, e si proponesse di attuare un modo innovativo di fare politica basato sul merito. Questo processo è culminato nelle primarie del 14 ottobre. Oggi il PD sta attuando una rivoluzione democratica nel panorama politic, poichè, scopo e progetto del PD sono, per me , il rinnovamento e lo svecchiamento della politica italiana. Il gruppo che si è formato a Castelnuovo Magra dimostra che: la sensazione iniziale che avevo era giusta, che oggi il PD si è formato raggiungendo pienamente i propri obiettivi, e che sarà, per il futuro, un progetto vincente
ALBERTO CORONA - studente universitario

Voto democratico perchè i miei dubbi di alcuni mesi fa sulla credibilità del nuovo progetto politico sono diventati certezze dell'esistenza della possibilità di una nuova vita fatta di serietà, credibilità e forte senso civico grazie all'esperienza vissuta sul nostro territorio.
Sapere che anche neglia altri circoli sparsi per il Paese si sono innescate positive sinergie tra le persone coinvolte nel processo di formazione del Partito Democratico e ora impegnate nel preparare le prossime elezioni politiche, dà la fiducia di credere in un paese migliore, con una ritrovata voglia di comunità.
FRANCESCO MARCHESE - ricercatore universitario

A Castelnuovo si respira finalmente un'aria diversa in politica. La nascita del PD ha visto la partecipazione massicia di volti nuovi, soprattutto di giovani entusiasti, volenterosi ed idealisti (per fortuna..).
L'ambiente e l'atmosfera che hanno saputo creare, mi hanno riconciliato con la politica attiva e mi fanno sperare in un' Italia migliore, più prospera, più sana e pulita.
PAOLO BARDI - ex dirigente scolastico

Voto Partito Democratico perchè ero, sono e sarò sempre un comunista italiano e nel PD ritrovo tutto quello per cui mi sono battuto.
ULDERICO FUSANI - dipendente della provincia

Ho fatto un sogno. E in quel sogno c'era una cabina elettorale. E c'era una voce che mi diceva:"votare PD è come trovare la primavera anche in inverno, è come guardare per la prima volta un tramonto dalla propria casa, è come mangiare il pane fatto con le proprie mani, è come ritrovare un amico dopo tanto tempo.
Insomma, votare PD è ricominciare a sentire l'emozione di fare qualcosa di grande e di importante per gli altri e con gli altri. Di essere protagonista principale, riscoprendo che ognuno di noi può essere determinante e che non deve compiere chissà quali imprese, ma guardare solo con gli occhi di un bambino quello che verrà. Con stupore e convinzione. Ho fatto un sogno e lo voglio realizzare...
FEDERICO RICCI - assessore e giornalista

Voto PD e invito a votare PD perchè
L'Italia ha bisogno di un governo che riesca a mantenere i propri programmi.
Un governo che abbia la possibilità di riformare il paese.
Un governo che esprima una politica giusta che sappia conciliare le esigenze delle varie classi sociali, semplificare la vita pubblica e amministrativa,portare il nostro paese ad una dimensione europea.
Il PD può fare tutto questo perchè ha scelto di partecipare da solo alle elezioni politiche, con un programma innovativo semplice e realizzabile.
ARIANN FAZZI - impiegata comunale

Ho sempre sperato che la sinistra cambiasse. A volte era ideologica e non sapeva interpretare il cambiamento, a volte prometteva senza far seguire i fatti alle parole, a volte difendeva più gli interessi particolari che non quelli generali dei cittadini-lavoratori-utenti, a volte faceva prevalere le logiche di apparato di partito sulle istanze degli elettori e della base. E la gente non distingueva più perchè la politica ha queste regole. Veltroni ha svoltato pagina decidendo di sciogliere questi vincoli liberando la politica e io gli credo. ORA POSSIAMO TUTTI ESSERE PIU' LIBERI.
GIANNI TENDOLA - insegnante

Voto democratico perchè nel programma ho letto idee e principi che parlano d'accesso paritario alla sanità , alla scuola e all'informazione.
Voto democratico perchè voglio tornare a credere nelle istituzioni e soprattutto perchè ho fiducia nella democrazia sostanziale che aha dimostrato di voler attuare.
VERNAZZA ILARIA - impiegata

L'Italia ha bisogno di un governo stabile, di un programma di riforme concrete e realizzabili, di ritrovare fiducia nelle istituzioni...perciò...Voto il Partito Democratico perchè rappresenta l'unica vera novità nello scenario politico italiano, l'unico soggetto riformatore che ha avuto il coraggio di svincolarsi dai vecchi modi di far politica. Voto il Partito Democratico perchè con il proprio programma e la propria serietà risponde alle attuali esigenze italiane.
UN'ITALIA DIVERSA SI PUO' FARE!
ARIANNA BONVINI- responsabile ufficio informagiovani

Voto PD perchè ha dato un volto nuovo alla politica italiana, facendo la scelta coraggiosa di presentarsi da solo.
Nei suoi comizi Walter Veltroni non denigra l'avversario, ma formula le sue proposte per dare all'Italia e agli italiani un futuro migliore.
SILVIA SPINETTA - studentessa universitaria

Per una Democrazia che Decide

VOTA:

Partito Democratico

Si puo Fare!
MAURIZIO GIACOMELLI- vice presidente della provincia

Il bisogno di rinnovare la politica è diffuso in tutta la popolazione italiana. Da un modo nuovo di fare politica può partire un rilancio dell'economia, una pubblica amministrazione più vicina ai cittadini, un modo nuovo di affrontare i grandi problemi del nostro paese, dall'istruzione alla sanità, all'innovazione tecnologica.
E oggi, l'unico partito che presenta una politica nuova, diversa dal passato, è il Partito Democratico: con la nostra scelta di andare da soli, abbiamo rotto le vecchie e inutili alleanze che non consentivano di governare. Abbiamo candidato persone nuove in posizioni in cui potranno davvero essere elette in parlamento, portando aria di rinnovamento.
Non dovremmo governare sotto continuo ricatto di partiti piccoli, diversi e litigiosi.
Potremmo davvero fare le riforme di cui l'Italia ha disperato bisogno.
Fino ad un mese fa sembrava un sogno, oggi sappiamo che...si può fare! Manca solo il tuo voto.
MARZIO FAVINI- sindaco

Pensate bene elettori, una piccola croce su un simbolo sbagliato può causare guai a non finire, perciò osservate bene e votate Veltroni. Sicuramente non sbaglierete è l'unica via da seguire.
VANDA BIANCHI- partigiana


Ho sempre creduto e sostenuto questo nuovo processo politico. Il PD è stato necessario al paese per dar vita a un nuovo soggetto politico, progressista riformista e riformatore, dove le parole chiavi siano Libertà Democrazia Giustizia Uguaglianza Solidarietà Lavoro Pari opportunità. Sono convinta che tutto questo si può fare solamente con l'aiuto di tutti Noi.
PAOLA LOMBARDI - consigliere comunale

Ogni voto è importante e rispettabile.
Se vuoi però esprimere un voto che non sia solo testimonianza, ma che conti per il governo futuro dell'Italia, vota per il Partito Democratico che ha come candidato Presidente Walter Veltroni, l'unica novità della politica italiana.
I cattolici democratici votano Partito Democratico.
GIORGIO BAUDONE- vice sindaco e assessore

Voto PD perchè, credo fortemente che tutti noi ora abbiamo la possibilità di cambiare e di crescere all'interno di un progetto politico nuovo. Un partito nuovo seriamente interessato ai problemi che affliggono il nostro paese, appassionato alle problematiche delle donne, dei giovani e dei precari, senza retorica, senza illusioni e false promesse.
Un partito nuovo per un' Italia nuova...SI PUO' FARE!
IRENE MALFANTI- studentessa universitaria

Il voto di domenica 13 e lunedì 14 aprile rapprensenta l'occasione per cambiare il sistema politico italiano, adeguandolo ai problemi di tutti i giorni che non possono aspettare i consueti tempi e modi della politica italiana. Il Partito Democratico merita fiducia per quanto sta offrendo con serietà, sobrietà e coraggio, per il modo assolutamente nuovo con il quale si è posto nello scenario politico italiano, mettendo da parte una volta per tutte i vecchi schemi.
Voto e invito a votare il Partito Democratico e Walter Veltroni Presidente per un' Italia nuova che si può fare davvero!
GIANNI NERI - consigliere provinciale

Via!
Ora
Tutti
Abbiamo

Possibilità
Abbiamo
Ritrovato
Tanti
Inizi
Tante
Occasioni

Di
Essere
Meno
Oppressi
Ciò
Rende
Allora
Tanti
Italiani
Consapevoli
Ovunque

MARCO CHIODO - consulente aziendale

giovedì, 3 aprile 2008

Lettera ai giovani

Care ragazze, cari ragazzi,

il 14 ottobre 2007 tre Milioni e 400 mila persone votando alle primarie hanno dato vita alla nascita di una forza politica nuova, è nato il Partito democratico.
Non pensate che trattandosi di un qualcosa che ha a che fare con la politica non vi riguardi, qualcosa di lontano dalla vostra vita, dalle vostre speranze, dai vostri sogni.
Sì, è vero oggi l’immagine della politica è molto consumata e per questo è comprensibile la poca voglia e la fatica di avvicinarsi ad essa. Ma pensate un attimo: cos’è sempre stata nella storia degli uomini, e cosa continua ad essere, la politica? La politica è una possibilità. E’ la possibilità di immaginare un mondo diverso e di provare a costruirlo. La politica è anche condivisione di intenti, lo sforzo di una comunità di individui che ha voglia e la felicità di ritrovarsi assieme. Un agire comune, un pensare comune.
Per la prima volta un partito che nasce ha chiesto alle nuove generazioni di partecipare alla sua costruzione, a questa nuova avventura. Il Partito democratico non vuole rappresentare i giovani, vuole che i giovani siano i primi rappresentanti dei nuovi bisogni e dei nuovi ideali da costruire. Vuole che siano la vostra voce e le vostre idee a cambiare le cose. A fare in modo che la scuola diventi davvero un luogo dalle mille attività e opportunità, dove si incrociano i diversi saperi e dove crescere insieme. A moltiplicare le occasioni per fare sport, per aprire anche ai vostri gusti gli eventi culturali e creare le condizioni perché possiate sperimentare in prima persona le vostre qualità. A far sentire sin d’ora quali sono le vostre aspirazioni, per contribuire a rendere più semplice e vicino a voi il mondo del lavoro, perché vi troviate opportunità e diritti, quando sarà il momento.
Il 13 e 14 aprile ci saranno le elezioni Politiche e il Partio Democratico si candida da solo a governare il nostro paese propoendo nel suo programma molte proposte per il futuro delle nuove generazioni.
Lavoro: In Italia un numero consistente di lavoratori ha retribuzioni inaccettabilmente basse; si trovano per questo in una situazione di povertà che riguarda soprattutto i lavoratori atipici, giovani, donne, e che si cumula spesso con condizioni di precarietà dell'occupazione.
Il PD intende contrastare con decisione questa situazione, con misure diverse e convergenti.
La più importante è la sperimentazione di un compenso minimo legale, concertato tra le parti sociali e il governo, per i collaboratori economicamente dipendenti, con l'obiettivo di raggiungere 1.000 euro mensili.
Troppi giovani sono ora “intrappolati” troppo a lungo, spesso per anni, in rapporti di lavoro precari.
Il PD contrasterà questa situazione, facendo costare di più i lavori atipici e favorendo un percorso graduale verso il lavoro stabile e garantito.
Un percorso che preveda un allungamento del periodo di prova e una incentivazione e modulazione del contratto di apprendistato come strumento principale di formazione e di ingresso dei giovani nel lavoro.
In un primo periodo, di lunghezza variabile da definire con le parti secondo le necessità di formazione, i trattamenti e le agevolazioni all’impresa restano quelle attuali; alla fine di questo periodo si procede alla verifica della qualificazione dell’apprendista, con la possibilità di continuare il rapporto, se necessario a completare la formazione, con ulteriori agevolazioni.
Dopo questo ulteriore periodo vanno previsti incentivi all’impresa che trasforma il rapporto in contratto di lavoro a tempo indeterminato
Università: Abbiamo bisogno di “campus” scolastici e universitari. Abbiamo bisogno che per i ragazzi i luoghi di formazione non siano come una fabbrica o un ufficio, ma dei centri di vita e di formazione permanente.
Ci sono risorse non solo per riqualificare le strutture esistenti, ma per farne i luoghi più belli e accoglienti del quartiere. Scuole aperte il pomeriggio, con architetture nuove, attrezzature didattiche di qualità, strumenti tecnologici e impianti sportivi.
Cento “campus”, universitari e scolastici, dovranno essere pronti per il 2010. Delle centrali di sapere per le comunità locali. Dei luoghi di formazione e di “internazionalizzazione” per i nostri ragazzi.
Il secondo impegno riguarda la valutazione. Tutti gli studenti delle scuole italiane saranno periodicamente sottoposti a test oggettivi, che serviranno alle famiglie per valutare la qualità dell’apprendimento dei ragazzi e della scuola che frequentano.
Perché è sul talento e sul merito che la società italiana dovrà contare. Perché il talento e il merito, se uniti alla costruzione di un sistema di pari opportunità, sono il miglior propellente della crescita e della coesione sociale. Per tutto questo è importante il tuo voto al partito democratico. Perché un’Italia moderna…si può fare .