giovedì, 13 settembre 2007

Lunedì 10 settembre 2007/Comitato per il Partito Democratico di Castelnuovo Magra


Per una sintesi

Il Comitato per il Partito Democratico di Castelnuovo Magra, all'indomani delle assemblee di frazione e dell'assemblea cittadina tenutasi lunedì 3 settembre, nel percorso verso il 14 ottobre, ha deciso di dar forma a un documento che sintetizzi le riflessioni elaborate al suo interno, nello spirito indicato dalla circolare del Comitato Nazionale 14 Ottobre che, parlando dei Comitati Provinciali, li invita ad avviare “ la fase costituente nei territori”.L'auspicio è che esso possa contribuire ad aggregare a livello locale le persone che dovranno misurarsi in questa impresa eccezionale che è il dar vita al PD, un partito chiamato a rinnovare la politica italiana.

1)L'esigenza di dar vita al PD nasce dalla consapevolezza della profonda crisi della politica nel nostro paese, che ha generato scetticismo , rabbia, rassegnazione nell'opinione pubblica; al punto di far parlare di “emergenza democratica”. Il PD non nasce per garantire la sopravvivenza di una classe dirigente. Nasce per rigenerare la democrazia in Italia. Non è un'operazione di “maquillage” politico, non risponde ad un'esigenza estetica, ma ad un'esigenza democratica. E' essenziale che i cittadini ritornino a sentire la necessità e la possibilità di una reale partecipazione, sapendo di poter contare,di essere determinanti nel “concorrere a determinare la politica nazionale “ (art 49 della Costituzione)

2)Perché questo accada,il PD deve essere un partito nuovo. Partito: luogo che accoglie le istanze e le domande della società, facendosene portatore presso i livelli decisionali ed esecutivi. Nuovo: perché privo dei vizi che hanno allontanato le persone dalla partecipazione.

Nuovo: soprattutto nelle regole, tra cui riteniamo fondamentali le primarie per la selezione della rappresentanza dei cittadini a tutti i livelli, in base alla qualità della politica, alle competenze, all'esperienza e allo spessore etico, senza distinzione di sesso o di età, senza discriminazioni nei confronti di alcuno; dovranno essere garantiti gli spazi, a parole tanto celebrati, alle donne e ai giovani. Quindi vanno rifiutati i doppi, tripli incarichi; gli incarichi a vita e il perpetuarsi della nomenklatura, regolando il numero dei mandati.

3) un partito giovane? Non vogliamo confondere la giovinezza politica con quella anagrafica; ci sono giovani, soprattutto in politica, che sono già vecchi nella logica che li guida, sopraffatti come sono dalle preoccupazioni per la carriera pluridecennale che li attende in futuro. Per questo condividiamo una frase di R. Kennedy, ricordata da Barak Obama davanti agli studenti dell'Università de Massachussets (02.06.06) “Il mondo ha bisogno delle doti della gioventù; che non è una stagione della vita,ma una categoria del pensiero, una forza di volontà, una dote dell'immaginazione, una predominanza del coraggio sulla timidezza, un desiderio di avventura che prevalga sull'amore per le comodità”.

E tuttavia non tutto ciò che appartiene al passato è vecchio.il PD saprà fondare il suo carattere di partito nuovo con tanta maggiore forza, quanto più sarà in grado di vederne e di rivendicarne i legami col passato. Con ciò che di buono, di incisivo la politica in passato ha pur conosciuto:la disponibilità a porsi in una logica di bene comune, di partecipazione, di solidarietà.

La politica non può fare a meno della giovinezza, ma non è attraverso la cooptazione che potranno emergere le personalità di cui il nostro paese ha bisogno.

3) i nostri riferimenti ideali sono espressi chiaramente nel Manifesto per il PD che afferma: “Intendiamo partecipare allo sviluppo del modello sociale europeo, rilanciandone i due principi ispiratori: la valorizzazione dell'iniziativa , dei talenti e dei meriti; la promozione di un tessuto sociale solidale...”

Il PD, come dice Giacomo Vaciago, in un'interista a “Europa” del 24/07/07, deve saper “conciliare equità e merito”, in quanto uno dei suoi principali compiti è quello di rifondare eticamente la politica e di dimostrare che è possibile far corrispondere alle parole i fatti.

Del tutto attuale, quando si parla di riferimenti ideali resta la nostra Costituzione; vi troviamo la centralità della persona, il principio di uguaglianza, il diritto-dovere al lavoro, la solidarietà fiscale, il ripudio della guerra, la laicità dello stato, il rifiuto dell'agnosticismo etico dello stato, il federalismo, il carattere parlamentare della repubblica.

4)il discorso sui valori non è un discorso superfluo per un partito politico, soprattutto se questo partito è nella sua fase embrionale. E' importante, a tal proposito ricordare la distinzione tra partito e governo: il partito è la sede dell'ascolto, dell'osservazione e dello studio delle esigenze, della loro elaborazione, secondo determinati principi, in un insieme di obiettivi; il governo e l'amministrazione della cosa pubblica sono le sedi della mediazione, del compromesso (inteso non come spregevole atto di opportunismo, ma come frutto di un incontro “alto”, che tenga conto anche delle istanze degli altri, per realizzare insieme quanto è nelle possibilità, dato un certo contesto)

5)Tra gli obiettivi più importanti che il PD deve darsi,quelli prioritari ci sembrano i seguenti:

ridare forza e credibilità alle istituzioni dello stato e della politica. Perché tra cittadini e istituzioni si colmi quel vuoto che genera ciò che passa attualmente sotto il nome di “antipolitica”. Limitarsi a catalogare questo fenomeno come qualunqiuistico serve a poco. Nell' ”antipolitica”, ci sono anche una protesta e una richiesta di rispetto da parte dei cittadini; un sempre maggior numero di essi percepiscono nei “politici” non più coloro che sono stati deputati a rappresentarli, ma una casta a sè stante che opera a suo proprio vantaggio, lontana dai problemi e dagli interessi dei più.Un recupero di questo malcontento, che ampliandosi, potrebbe sfociare in una deriva populista, non è cosa che il PD possa ignorare.Tale recupero potrà avvenire solo se le istituzioni parlamentari, di governo e di partito si dimostreranno capaci di dar forma a un'azione basata su principi condivisi e sulla massima trasparenza. I cittadini saranno maggiormente disponibili a sentirsi coinvolti nella cosa pubblica, quanto maggiormente le istituzioni sapranno dimostrare consequenzialità tra leparole e i fatti. Lo spettacolo del detto e del contraddetto, il ridurre ogni affermazione ad opinione soggetta a cambiare secondo dell'esigenza del momento e dei propri interessi, la sottovalutazione dei fatti e il rifiuto di un bilancio critico su quanto si è fatto per favorirli o per impedirli;le promesse fatte già sapendo che non verranno mantenute; rispetto a tutto ciò, il PD è chiamato a dar segni di profonda discontinuità

Tagliare i costi della politica e ridurre i membri del governo, dei parlamentari, dei consigli regionali. Siamo contro gli sprechi.La riduzione della spesa deve procedere, a nostro giudizio, di pari passo con la sua qualificazione . La politica costa. Il suo prezzo è garanzia di democrazia, ma deve costare il giusto. Se è vero che tutti devono pagare le tasse (seguendo un criterio di giustizia sociale e di progressività nella contribuzione- art. 53 della Costituzione-), è anche vero che ogni euro pubblico gettato al vento è un furto che avviene alle spalle dei cittadini. Pagare le tasse appartiene ai doveri del cittadino; il dovere di chi li amministra è di investirli in suo favore, seguendo principi di equità e di efficienza.

contrario6) Queste esigenze, largamente presenti nel paese, dovranno guidare le scelte politiche sia a livello nazionale che a livello locale. Il fatto che il PD si configuri come partito federale, favorisce lo sviluppo di una maggiore attenzione ai singoli territori, talmente differenziati, in Italia, da determinare localmente una varietà elevata di problemi e necessità. A differenza, quindi, dei partiti con una forte connotazione centralistica il PD giocherà la sua scommessa in gran parte nella dimensione locale, con le sue relative componenti economiche, sociali, culturali e ambientali. Ci auguriamo che il PD sappia essere Federale nei programmi e Universale per quel che riguarda i principi di fondo e le linee guida. Un partito che pur ponendo attenzione alle peculiarità regionali, contribuisca a un rafforzamento del senso civico e di appartenenza nazionale.

Il Comitato per PD di Castelnuovo Magra si augura che in tutti i collegi elettorali delle primarie, compreso il nostro, sia presente la varietà di liste necessaria a rappresentare il ventaglio di esigenze, di approcci, di sensibilità, che sono presenti nel nostro elettorato; le posizioni diverse, le contraddizioni, non debbono spaventare, né essere sottovalutate. Ci sono. Bisogna offrire al popolo delle primarie la pluralità di scelta, che gli consenta di sentirsi rappresentato. Il Comitato è profondamente convinto che in questo momento qualsiasi politica che tendesse a escludere dalla rappresentanza, sarebbe una politica fallimentare; ritiene al, che soltanto la pluralità di riferimenti, nomi, figure, favorisca e garantisca una politica inclusiva e partecipata. All' interno di essa, saranno i cittadini a decidere e a contare.

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