domenica, 29 marzo 2009

Finita la fase costituente del Partito Democratico ci siamo trasferiti in una nuova pagina blog.

http://www.pdcastelnuovomagra.blogspot.com/

Questa pagina rimarrà come archivio storico per non dimenticare mai come è nato il PD a Castelnuovo Magra.

lunedì, 10 novembre 2008

Obama Presidende: il discorso della vittoria

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“Questa notte abbiamo dimostrato che l’America può cambiare, l’America è cambiata se solo sessant’anni fa non si poteva votare per cause di sesso o di colore della pelle. L’America è cambiata se uno come me può diventare presidente” ha detto Obama quasi incredulo che tutto fosse avvenuto e che lì ai suoi piedi avesse la sua città di Chicago e davanti a sé le telecamere il mondo. Il primo pensiero è andato ai suoi supporter, ai suoi fans, ai volontari e ai suoi due grandi manager. Il primo David Plouffe, responsabile della campagna e della comunicazione, “che ha costruito la più grande macchina politica che gli Stati Uniti d’America abbiano mai visto”, e il secondo David Axelrod, stratega politico, che ha reso possibile questa storica insperata vittoria. La nottata non è stata così lunga come si credeva. La vittoria è arrivata alle dieci di sera annunciata da una scritta sullo schermo della CNN proiettata sui maxischermi del Grant Park. E’ stata la folla ad annunciarlo con un boato mentre molti neanche se ne erano accorti. In realtà si è trattato di una azzardo vincente.

Obama conduceva la gara di 207 grandi elettori e ancora mancava la California, 55 punti già incamerati per i democratici. Obama aveva la vittoria a nove grandi elettori di distanza, tanti ne sarebbero serviti, alle 21 30 di una insolitamente calda sera di Chicago per vincere la Casa Bianca. Quando a pochi minuti dalle dieci sono arrivati, quasi inaspettati, i venti e più voti della Virginia, dove i democratici non vincevano dal primo dopoguerra, neanche Bill Clinton c’era riuscito, i giochi erano fatti. Ci ha messo una decina di minuti la Cnn ad annunciare una vittoria annunciata. Dieci spaccate della sera. Alle dieci e un quarto mentre tutti aspettavano il Presidente sugli schermi arriva McCain. I “buuh” scoppiati quasi immediatamente sono stati azzittiti tanto da diventare applausi da un discorso dignitoso, da combattente vinto che riconosce l’onore del vincitore e chiama su di sé l’onta della sconfitta. I buhh e i fischi sono ripresi quando sullo schermo è apparsa Sarah Palin. E servita un’altra mezz’ora abbondante prima che arrivasse Obama sul palco, accompagnato dalla famigliola in vestito da sera.

Interminabili minuti di una vittoria non ancora consumata prima che ripetesse le tre parole magiche che hanno segnato l’inizio e la fine della sua campagna: “Yes We Can. Quel “sì possiamo” ripetuto ossessivamente ad onor del pubblico che lo recitava come un rosario, ad ognuna delle grandi sfide che l’America si trova ad affrontare. Subito dopo la festa, in uno stile molto più sobrio della convention di Denver che aveva lanciato la corsa alla Casa Bianca del primo presidente afroamericano degli Stati Uniti d’America, oltre due mesi fa. Il resto è stato festa. Prima con gli amici di Chicago, proprio qui a casa sua, la città dove è diventato professore, senatore e poi presidente. Poi con un passaggio nello stand blindato dello staff politico, poi dagli ospiti del vicepresidente Joe Biden, voce sommessa ma esperta dela campagna. Alla fine non un bagno di folla, ma un ennesimo discorso sul cambiamento che travolgerà l’America fatto ai fans e ai volontari. E un ennesimo giro di strette di mano saluti abbracci e ringraziamenti a cominciare dal sindaco di Chicago per finire all0inserviente della ditta di catering. Con una sola comprensibile preghiera: “Non chiedetemi di fare foto, altrimenti tornerà a casa domattina”.

martedì, 28 ottobre 2008

Quale futuro per i nostri figli nella scuola pubblica

Cara cittadina, caro cittadino,

con la presente ti invitiamo lunedì 3 novembre 2008, alle ore 17.30, presso la Sala Conferenze del Centro Sociale di Molicciara per discutere delle problematiche legate al mondo della scuola.

Con questa iniziativa il Partito Democratico non vuole mettere la propria bandierina su un bene pubblico, che è di tutti, ma vuole portare avanti un'iniziativa che, partendo dall’analisi del decreto Gelmini e delle conseguenze che questo provocherà nella scuola del prossimo futuro, arrivi a toccare anche le tematiche della scuola a livello locale. Infatti, successivamente a questo incontro, vorremo dar vita ad una commissione tematica sulla scuola che si assuma il compito di analizzare le conseguenze del decreto Gelmini sul prossimo anno scolastico e di elaborare proposte da sottoporre all’Amministrazione Comunale per la risoluzione di eventuali problemi.

La scuola pubblica, in particolare la scuola primaria, ha vissuto continui e importanti cambiamenti. Possiamo naturalmente discutere di questa storia, che attraversa fasi sociali e stagioni politiche diverse e ricercare nuove risposte adeguate alle complesse esigenze formative. Iniziando ad esempio con la rilettura dell’intervento che Piero Calamandrei fece, già negli anni ’50 al III° congresso dell’Associazione a Difesa della Scuola Nazionale, di cui vi proponiamo un piccolo stralcio: “Facciamo l’ipotesi, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza…. Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private… Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori, si dice, di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata… Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. …L’operazione si fa in tre modi: ve l’ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. “

Oggi con il decreto Gelmini e con i tagli alle Università fatti dal Governo Berlusconi ci si avvicina molto a quella che può sembrare una profezia pronunciata più di mezzo secolo fa da Calamandrei.

Relativamente alla scuola primaria dobbiamo aver chiaro che:
si è sviluppata allargando progressivamente la propria attività formativa sia come tempo scuola, con l'attivazione delle classi a tempo pieno, che come attività e contenuti educativi e di studio, introducendo il sistema di lavoro collegiale tra gli insegnanti, che ha favorito la specializzazione e la coerenza di questo settore educativo con la complessità sempre maggiore delle conoscenze;
ha fatto dell'accoglienza e dell'inclusione sociale tratto costitutivo della sua identità formativa e della riconosciuta identità professionale degli insegnanti che vi operano, le maestre e i maestri;
nel generale mutamento di riferimenti educativi condivisi, la scuola primaria garantisce un'importante funzione di coesione sociale e di orientamento educativo, in un contesto di accoglienza e convivenza delle diversità culturali e sociali.
Certamente non mancano problemi e carenze. In particolare molti interventi riformatori non sono stati sostenuti e adeguatamente accompagnati, mentre i tagli di risorse hanno reso sempre più difficile rispondere alle crescenti domande formative. Eppure questa è la scuola primaria che conosciamo. Da migliorare e da sostenere senza snaturare la sua struttura portante. E' questa scuola primaria che, secondo l'indagine OCSE-PISA, si colloca a livelli di eccellenza nel mondo.

Il “ministro” Gelmini aveva nei mesi scorsi più volte affermato che non era tempo di rottura e di “punti e a capo”. Cambiamento con attenzione e continuità.

Invece le previsioni contenute nella manovra finanziaria definiscono in modo netto scelte gravemente negative verso il sistema pubblico dell'istruzione, mentre il DL n. 137 del 01/09/2008 smantella il sistema organizzativo della scuola primaria, reintroducendo il maestro tuttologo e riduce drasticamente a 24, il numero delle ore di scuola, spazzando via tra l'altro anche l'esperienza del tempo pieno che ha una forte diffusione.
Sia chiaro: questo non è un ritorno nostalgico alla scuola del “passato” o, come è stato affermato, alla chiarezza. E' la semplice dismissione di una organizzazione didattica che ha funzionato e che funziona bene, determinata da scelte solo e soltanto di natura economica, che porterà poi a rincorrere le soluzioni più strane e arrangiate, con la conseguente destrutturazione della scuola pubblica sulla pelle dei bambini, delle bambine e delle loro famiglie.

Questa non è politica è irresponsabilità!

venerdì, 10 ottobre 2008

mercoledì, 1 ottobre 2008

Primarie Giovani Democratici

Venerdì 17 e Sabato 18 ottobre si terranno le primarie per la scelta del segretario nazionale, dei segretari regionali e provinciali dei Giovani Democratici.
E' un'occasione importante per affermare la nostra presenza nel territorio,introdurre i giusti elementi di novità necessari per avere un quadro completo della politica locale e nazionale.
Partecipare è importante per il futuro del Partito Democratico,per il nostro futuro e per dar voce alle istanze di noi giovani.


Per maggiori informazioni blog: http://gdvaldimagra.blogspot.com/

mercoledì, 17 settembre 2008


Manifestazione Nazionale Sabato 25 ottobre

Perché Manifestare

Contro un governo che guarda verso il passato, che riporta il maestro unico, che esalta i combattenti di Salò, che fa pagare a tutti noi i debiti di Alitalia lasciando i profitti ai soli imprenditori, firmo per una scuola plurale che aumenti la sua offerta formativa, per aumentare gli investimenti nella ricerca, perchè la politica non ritorni al mito del pensiero unico e non continui ad essere un interesse privato pagato da tutti noi.

Alessandro Bardi ( Segreteria PD Castelnuovo Magra )

Ci sono due temi che mi stanno particolarmente a cuore: la Scuola e l'Università.
Firmo la campagna "Salva l'Italia" proprio perché dobbiamo fermare a tutti i costi lo smantellamento dell'istruzione pubblica che il governo porta avanti.
Contro la reintroduzione del maestro unico, contro i tagli alla ricerca, per questo andrò a Roma il 25 ottobre!

Daniele Montebello (Segreteria PD Castelnuovo Magra)

Noi Democratici manifestiamo perché siamo contro un governo che lavora per pochi, che calpesta i valori espressi dalla nostra carta costituzionale, che delegittima il lavoro della magistratura. Il 25 ottobre è l'occasione per dimostrare che un'Italia diversa esiste e si può fare.

Manuele Micocci (Segreteria PD Castelnuovo Magra)

Il PD di Castelnuovo organizza un pullman per raggiungere la manifestazione,prenota al numero 333 8313799

Se anche tu vuoi esprimere perché è giusto manifestare, aggiungi il tuo pensiero nel riquadro dedicato ai commenti e noi provvederemo a pubblicarlo