sabato, 29 marzo 2008

Articolo Repubblica

Tratto da repubblica.it del 29 marzo:



Roberta Pinotti. capolista al Senato in Liguria

ROMA - Terra di frontiera lo è da sempre, mare monti, nord sud, una striscia di terra, un segno tra Appennino e Tirreno. Adesso diventa anche terra di frontiera elettorale per quello che riguarda il Senato. E' il destino che sondaggi e simulazioni assegnano alla Liguria nel voto del 13-14 aprile: tra Pd e Pdl ci sarebbe una differenza di intenzioni di voto che si aggira intorno al due per cento, una cifra di fronte alla quale i sondaggisti alzano le mani, impossibile fare previsioni. La palla è in gioco, quindi. E non resta che giocarla, secondo le regole della campagna elettorale old style.

La Liguria mette in palio 8 senatori, cinque alla coalizione vincente e tre a quella perdente. Nel 2006 l'Unione vinse alla Camera e al Senato prese il premio, i 5 seggi in palio, grazie a uno scarto di 67 mila voti. Ma nell'Unione la Cosa Rossa pesava 133 mila voti. Questa fotografia di numeri e percentuali è ben chiara nella testa di candidati e capolista di partiti e coalizioni. Così come hanno chiaro che il 2 per cento di differenza di intenzioni di voto confermato da quasi tutti i sondaggi e simulazioni è una percentuale che ballerà fino alla chiusura dell'ultima urna.

Ecco che tornano in gioco alleanze, accordi, desistenze, incontri, dibattiti, il porta a porta, cene nella case e caffè tra pochi amici al bar. E tornano importanti le facce e le storie dei candidati perché spostare il due per cento, più o meno ventimila voti, è un attimo.

Un colpo gobbo l'ha messo a segno Claudio Scajola, n.3 alla Camera dopo Berlusconi e Fini, l'uomo che "costruì" il partito Forza Italia, mago di conti, percentuali, accordi e cordate. Si chiama Massimiliano Iacobucci, fino al 14 marzo era il segretario di La Destra, sezione di Imperia e regno di Scajola. Iacobucci ha deciso di sciogliere la federazione, di voltare le spalle a Storace e di confluire nel Pdl. Con lui i dirigenti e i portavoce comunali. "Una scelta verso il nuovo senza retromarce verso partiti in liquidazione nè tantomeno una scelta fatta singolarmente dietro la promessa di un posto al sole" ha detto Iacobucci. Scajola si lecca i baffi, il gatto col sorcio in bocca. Perché, tipo pifferaio magico, s'è tirato dietro, nel Pdl, anche il segretario regionale dell'Udc, i consiglieri comunali di Savona, Imperia, Ventimiglia e Sanremo. Quanto possono pesare in Liguria i voti della Destra? Difficile dirlo. L'unica certezza è che nel 2006 An prese l'11 per cento al Senato ma nel Ponente ligure è arrivata anche al trenta. E che Storace ha inviato lettere di fuoco: "Vi distruggo" ha promesso l'ex Epurator ai suoi ex di Imperia. ..

Se andassero a buon fine tutte le manovre di Scajola, il destino del Pdl sarebbe già deciso e la sconfitta del Pd in Liguria anche, con relativo premio di senatori (5) al Cavaliere. Alle manovre da vecchia diccì il loft ha risposto con due donne capolista , Roberta Pinotti, genovese doc, n.1 alla Senato e Giovanna Melandri n.1 alla Camera. La Cosa Rossa, che superando l'8 per cento potrebbe guastare la festa ai big anche in Liguria, mette in campo un'altra donna Cristina Morelli, una verde con simpatie animaliste. E' vero che c'entra poco con le problematiche del porto e del lavoro su cui punta molto la Sinistra-L'Arcobaleno però la signora non perde occasione per incontrare, parlare, confrontare. La Cosa Rossa compensa a Montecitorio mettendo capolista un duro e puro dei lavoratori come Orazio Licandro, dirigente del Pdci.

Contro le trame di Scajola, Roberta Pinotti, gioventù negli scout, presidente della Commissione Difesa e responsabile sicurezza nell'esecutivo di Veltroni , punta sulle "famiglie e sui piccoli comuni". E su una campagna elettorale da vera boy scout, zaino in spalle, on the road, una media di 7-8 impegni al giorno "microincontri - spiega - dove posso parlare e soprattutto ascoltare". Qualche giorno fa ad esempio, era invitata in una caserma di Alberga e in mezz'ora ha risolto un problema piccolo ma diventato grande nel tempo per mancanza di interlocutori. E poi mercati, quartieri disagiati, zone povere dell'entroterra ligure. Tre parole d'ordine: sviluppo, aiuto ai salari e alle famiglie. Così giorno dopo giorno i distacchi diminuiscono. Lo dicono i sondaggi. "Quello Ipsos del 24 marzo - racconta lo staff di Pinotti - fatto su un campione di seimila contatti, racconta di un recupero straordinario di quattro punti percentuale. Risultato: a oggi il Pd è mezzo punto avanti al Senato e mezzo punto indietro alla Camera". Miracoli della campagna vecchio stile? E del tour di Veltroni, quattro tappe in due diverse settimane? "Sappiamo solo - dicono - che se Walter tornasse, negli ultimi giorni..." . Ecco, sì, sarebbe utile.

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